45 anni di impegno nel coinvolgere un numero di persone sempre maggiore a donare. L’associazione Fidas di Gallipoli, nel nuovo corso appena iniziato, si prepara a celebrare un anniversario storico. Chiediamo qual’è la spinta dell’associazione oggi a Maddalena Bembi, Presidente in carica dal 2018: “La Fidas Gallipoli guardandosi indietro negli anni ha trascorso varie fasi. Oggi viviamo un periodo di svolta positiva grazie ad un nuovo slancio di attivismo dei volontari con i quali cerchiamo di ingrandire sempre di più la nostra associazione di donatori”. L’obiettivo dichiarato da Maddalena è rendere partecipi le famiglie e i giovani della comunità, andare loro incontro grazie ad uno spirito di inclusione e coinvolgere tutti coloro che desiderano aderire al gruppo, per la realizzazione di un obiettivo concreto: donare sangue per aiutare chi ne ha bisogno”.
Come raggiungere lo scopo lo spiega subito: “Cerchiamo di essere molto propositivi: abbiamo da poco partecipato con delle iniziative per il giorno della Befana portando la nostra presenza in piazza, il 26 gennaio parteciperemo alla XII Maratona dello Jonio, che vedrà una rappresentanza dell’associazione correre insieme agli altri podisti. In questo modo rimaniamo vicini al tema della salute del donatore, che è il messaggio annuale della Fidas. È rilevante far notare ai cittadini che attraverso le donazioni di sangue e plasma si è più sicuri e controllati nello stile di vita. Più di un milione di persone hanno infatti scoperto di avere malattie proprio grazie alle analisi compiute nei centri trasfusionali. Nell’ultimo anno abbiamo trasmesso il messaggio nelle scuole, indicando lo stile di vita sano come il modello che il donatore si prefigge”.
Sul tema dei giovani pone l’accento su un tipo di apertura a 360 gradi:” La creazione di convenzioni con le discoteche è uno strumento per interessare coloro che sono meno sensibili all’argomento”. E sempre riferendosi alle attività ricreative in corso di ideazione: “Presto prepareremo i costumi di Carnevale per vestire il gruppo mascherato, partecipando così a un momento di ludibrio della città. Alcuni anni fa ho cucito delle gocce e delle siringhe di spugna indossate dai volontari durante la sfilata con i carri di febbraio”.
Maddalena, che vanta 65 donazioni compiute in circa vent’anni di attivismo, racconta quali sono le emergenze sangue nella raccolta di gennaio:”A Gallipoli nell’ultimo periodo c’è carenza di sangue del gruppo 0 negativo. Quindi prima di tutto dobbiamo occuparci di risolvere questa urgenza”.
Non meno importante è il Centro Trasfusionale di Gallipoli, l’unico luogo dove è possibile fare la raccolta di plasma, che ora non più attiva nella cittadina pugliese: “A breve speriamo riapra il Centro dell’Ospedale Sacro Cuore. Nel giugno del 2018 è stato dismesso e da quel momento non è stato più possibile per la sezione locale raccogliere il plasma. I lavori hanno ritardato a terminare e siamo arrivati nel 2019 senza più raccolta, oltre a quella del sangue”.
Mentre ci auguriamo che il problema del Centro si risolva il prima possibile, chiediamo a Maddalena quali sono i progetti per festeggiare i 45 anni di lavoro sul territorio:”Stiamo ideando una serie di iniziative da aggiungere alle altre già in corso. Sicuramente la festa si svolgerà in piazza in estate, quando riuniremo tanti nuovi partecipanti intorno all’autoemoteca“.