Crescere come adulti attenti alla propria salute. È questo il messaggio che Lorenzo Pisanò, 19 anni, Presidente della sezione Avis Giovani Perugia, diffonde tra i coetanei che si affacciano per la prima volta nel mondo della donazione. Da quando è presente il gruppo, dall’agosto 2018, il trend nell’area perugina è in crescita con almeno il 15 per cento in più delle donazioni, numero che hanno contribuito a raggiungere i donatori della fascia d’età tra i 18 e 30 anni.
“Il nostro gruppo di soci attivi sul territorio è in aumento. Cinque nuovi membri dell’organizzazione si sono aggiunti proprio nel periodo delle vacanze natalizie, momento che per noi ha rappresentato un periodo di evoluzione e reclutamento. Da 13 siamo passati a 18, persone che organizzano ogni tipo di attività, per incitare i giovani e i futuri donatori a partecipare alla vita collettiva.”
“Ci stiamo impegnando nel ‘fare gruppo‘, invitando i ragazzi della nostra età ad aperitivi nei quali un po’ ci si diverte, un po’ si riflette sullanatura del volontariato” spiega Martina Zurli, responsabile del gruppo Giovani: “Abbiamo organizzato dei tornei di calcetto, e avviato molte altre iniziative sociali che permettono ai donatori di riunirsi, oppure ai neofiti di interessarsi all’argomento”.
Lorenzo spiega il lavoro svolto nelle scuole: “Tra novembre e dicembre siamo entrati nei licei e negli istituti professionali, abbiamo spiegato cosa significhi diventare donatore, il valore del gesto, di come ti accompagna nella vita”.
Qual è la domanda più interessante che vi hanno posto i ragazzi? “Gli studenti si sono dimostrati partecipi quando si è parlato di solidarietà, presenza giovanile sul territorio, e volontariato. A volte ci domandano proprio cosa significhi per noi il volontariato“. Per te cosa significa? Ci riflette un attimo: “Il vantaggio è nel sapere che stai aiutando qualcuno che in quel momento ha bisogno di te, una persona che non conosci, ma che un giorno forse potrebbe anche lei aiutarti. In più, mentre lo fai, stai aiutando te stesso mantenendo uno stile di vita equilibrato. Cosa c’è di meglio?”
Come reagiscono i coetanei che incontrate all’interno degli istituti scolastici indicando le regole da rispettare per effettuare le donazioni?: “Quando indichiamo le norme abbastanza rigide si stupiscono” racconta:”ma poi spieghiamo loro che è la donazione ad accompagnarli nello stile di vita, che li aiuterà a proseguire nel percorso di crescita in modo sano”.
Lorenzo, che compirà 20 anni a febbraio, è sensibile allo sforzo delle vecchie generazioni: “Gli anziani risentono delle donazioni in modo maggiore a causa dell’età, i giovani molto meno. Dopo aver donato noi andiamo a giocare a calcio, senza essere eccessivamente affaticati, ed è questo il motivo valido per cui puntare sulle nuove generazioni“.