Una realtà associativa che risponda ai bisogni delle persone che hanno ricevuto o riceveranno una diagnosi di tumore del sangue. Si chiama Favo Neoplasie Ematologiche ed è il primo network nazionale che coinvolge le associazioni di pazienti con questa patologia.
Obiettivo del progetto è quello di rappresentare una voce unica e più efficace nel dialogo con le istituzioni anche alla luce dell’aumento delle diagnosi riguardanti questa tipologia tumorale. In particolare a Napoli e in Campania, dove i nuovi casi ammontano a circa 4mila ogni anno. Il 50% riesce a superare i cinque anni e, attraverso le nuove terapie che la ricerca ha permesso di raggiungere negli ultimi anni, si calcola che l’aspettativa di vita crescerà ulteriormente nel prossimo futuro. Su scala nazionale la situazione, tuttavia, non va meglio.
Negli ultimi 13 anni, le diagnosi di Linfoma non Hodgkin (un tumore maligno che origina dai linfociti B e T, le cellule principali del sistema immunitario presenti nel sangue e nel tessuto linfatico di linfonodi, milza, timo e midollo osseo) sono aumentate del 45% e quelle delle leucemie del 26%. Da qui la necessità di creare una struttura che permetta di raccontare la realtà di questo tipo di malattie attraverso gli occhi di coloro che ne sono affetti, nonché dai propri familiari. Il lancio del network è servito anche a presentare i dati del sondaggio “Le voci contano”, condotto su 850 persone: la ricerca ha permesso di verificare come molti degli intervistati siano stati caratterizzati da lacune informative sulle loro patologie, dal percorso di cura alle conseguenze, anche sulla qualità della vita, sui tumori del sangue.
Da qui l’apprezzamento per il ruolo delle associazioni dei pazienti che l’80% degli intervistati ha dichiarato di trovare molto utile per il supporto ricevuto durante il percorso di cura.