“La malattia di mia figlia colpisce una persona su un milione, l’unica cura è il trapianto di midollo ma è raro trovarne uno compatibile”. Fabio Pardini, 56 anni, è il papà di Elisa, una bambina di cinque anni che da tre lotta contro un terribile male.
Fabio, originario di Pordenone, era un imprenditore nel settore della fotografia, quando a Elisa è stata diagnostica una rara forma di leucemia ha fatto il giro degli ospedali nel Triveneto, senza successo. Quindi ha preso la decisione di lasciare tutto e di trasferirsi, insieme alla compagna, a Roma dove la piccola è accudita dal personale ospedaliero del Bambin Gesù. Papà Fabio, per la sua bambina, si butterebbe nel fuoco se servisse ma sa che sarebbe molto più salvifico un donatore compatibile: “Lancio un appello a tutte le persone tra i 18 e i 35 anni per tipizzarsi nelle strutture dell’Admo e scoprire così se possono salvare Elisa o un altro bambino nelle sue stesse condizioni. Basta un piccolo prelievo di sangue, è un’operazione semplice che può salvare una vita”.
Fabio ci tiene anche a ringraziare la città di Roma e in particolare il quartiere, Della Vittoria, che lo ha “adottato”: “Desidero ringraziare tutti per esserci vicini in questa battaglia. Dal farmacista al tabaccaio, dal giornalaio al barista alle persone che incontro per strada, tutti qui ci fanno sentire a casa e fanno il tifo per Elisa e questo ci da forza”.
Papà Fabio ha attivato su Facebook la seguitissima pagina “Pardini Fabio per Elisa”, una sorta di diario dove annota le giornate della bambina in attesa che possa tornare a casa.