Sono state 17mila le sacche di sangue raccolte da 12mila donatori. È il bilancio 2018 dell’ospedale pediatrico romano Bambino Gesù, uno dei centri immunotrasfusionali più importanti del Lazio.
L’attività di raccolta del nosocomio può contare sulle tre sedi capitoline del Gianicolo, Palidoro e San Paolo Fuori le Mura e di altre settanta distribuite su tutto il territorio regionale. In questo modo il Bambin Gesù riesce a essere ampiamente autosufficiente tanto da cedere la quota eccedente agli altri istituti di cura laziali.
Nel dettaglio, come riportato in una nota appena rilasciata, nel 2018 si sono registrati 12.604 donatori, di cui 2.606 nuovi e 9.965 periodici. Rispetto al 2017 (11.485) c’è stato un incremento del 5%. Le sacche di sangue intero raccolte sono state invece 16.468 (contro le 15.243 dell’anno precedente), 1.677, infine, le sacche di plasma-piastrino aferesi (contro le 1.368 del 2017).
La presentazione del bilancio 2018, riguardante la raccolta sangue, è stata occasione anche per premiare i cinque superdonatori dell’ospedale: Alfredo Annibali (53 anni) che con 123 donazioni è il primo donatore di sangue in attività dell’ospedale; Roberto Ferrantelli (64) con 118 donazioni; Elia Mariano (64) con 105 donazioni; Francesco Dragonetti (62) e Massimiliano Di Franco (63) si fermano (per ora) a quota 104.