Gestire i rischi di chi dona sangue, cellule e tessuti
Avis prende parte al progetto europeo Transpose

2019-08-06T17:21:38+02:00 7 Agosto 2019|Attualità|
di Emiliano Magistri

Selezione del donatore e gestione, in maniera coordinata e pianificata, dei rischi delle donazioni di sangue, cellule e tessuti. Si chiama Transpose (TRANSfusion and transplantation: PrOtection and SElection of donors) ed è il progetto, co-finanziato dalla Commissione Europea, che vede coinvolti 15 Paesi rappresentati ciascuno da istituzioni scientifiche e accademiche, organizzazioni regionali e associazioni. Un totale di 24 realtà.

Tra questi Paesi c’è anche il nostro, l’Italia e, oltre che dal Centro nazionale sangue, siamo anche gli unici a essere rappresentati da un’associazione di volontariato. Anzi, diciamolo meglio: Avis Nazionale è l’unica associazione di donatori che prende parte a questo progetto. “Portiamo la nostra esperienza nel mondo della donazione – spiega a DonatoriH24 Alice Simonetti, componente dell’esecutivo nazionale e responsabile di Transpose -, in particolare della scelta volontaria e non remunerata”.

Il presidente di Avis, Gianpietro Briola

Ma cosa prevede in concreto Transpose e cosa può fare Avis? “L’obiettivo è quello di garantire a livello europeo un punto di riferimento nel procedimento di revisione delle direttive su qualsiasi tipo di donazione, che si tratti di sangue, cellule o tessuti – prosegue -. In più vogliamo stilare, in accordo con gli altri Paesi, una serie di linee guida che contribuiscano a selezionare il donatore e a proteggere chi, grazie al ricavato dell’attività dei volontari, ottiene terapie e speranze di vita”. E poi un ultimo passaggio: “Dobbiamo creare un modello di questionario anamnestico che consenta di mettere a confronto i comportamenti e i rischi legati alla donazione anche in Europa”.

Il prossimo step è già dietro l’angolo: “Entro settembre questi documenti saranno pronti – conclude Simonetti – e poi organizzeremo e pianificheremo una serie di eventi formativi per diffondere i risultati del progetto sia agli organi istituzionali che alla comunità scientifica”.

Soddisfatto, il presidente di Avis Nazionale, Gianpietro Briola: “Per la nostra associazione, prendere parte a un’iniziativa di questo tipo significa premiare l’impegno di oltre un milione di donatori. Avis è la più grande associazione al mondo che si occupa di sangue ed emocomponenti e il fatto di rappresentare l’Italia, insieme al Cns, dimostra quanto importante sia il nostro lavoro e la nostra attenzione alla scelta volontaria e non remunerata della donazione”.