Un marchio di garanzia per i plasmaderivati italiani
Briola (Avis): “Ecco perché il pittogramma è prezioso”

2019-07-18T16:46:44+02:00 18 Luglio 2019|Primo Piano|
ddl di Emiliano Magistri

“Ci sembrava doveroso ribadire l’importanza della donazione volontaria e non remunerata che rappresenta un patrimonio tutto italiano”. Spiega così il presidente di Avis Nazionale, Gianpietro Briola, parlando a DonatoriH24, il perché della sua precisazione in merito al pittogramma che compare sulle confezioni (non tutte) dei farmaci plasmaderivati. Capiamo meglio.

Il presidente di Avis, Gianpietro Briola

Il pittogramma in questione altro non è che un simbolo, un disegno, che raffigura una goccia e un cuore sovrapposti e che ha l’obiettivo di identificare i prodotti italiani, derivati dal sangue o dal plasma, provenienti da donazioni non remunerate, come previsto del resto dal Decreto del ministero della Salute del 28 giugno 2016. Come si legge nella descrizione riportata sulla Gazzetta Ufficiale, “i titolari di A.I.C. (autorizzazioni di immissioni in commercio) di prodotti derivati dal sangue o da plasma umani raccolti sul territorio nazionale e destinati all’esclusivo utilizzo sul medesimo, su base volontaria, possono apporre sul confezionamento esterno dei menzionati prodotti un pittogramma conforme a quello riportato nell’allegato al presente decreto”.

Il pittogramma che compare sulle confezioni dei plasmaderivati

Alcune aziende farmaceutiche, in passato, si erano opposte a questo decreto perché, a loro avviso, apporre il pittogramma sarebbe risultato “discriminatorio” nei confronti di chi non lo inseriva sulle confezioni dei farmaci. Un fattore che, seppur non obbligatorio, contribuisce a fornire maggiore chiarezza sulla provenienza del plasma e che, a oggi, nel nostro Paese, fa soltanto Kedrion Biopharma: “Non si tratta di un’imposizione, ma sarebbe di buon senso da parte dell’amministratore di una qualsiasi azienda inserire quel simbolo – prosegue Briola -. Il motivo per cui ho spiegato il significato e l’importanza che rappresenta, è per sottolineare ancora una volta l’impegno di migliaia di donatori italiani che, grazie alla loro scelta, garantiscono il 75% di autosufficienza nazionale da plasma. Un marchio di qualità, ecco cos’è il pittogramma, un certificato di garanzia sui farmaci plasmaderivati italiani”.

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