Una sacca di sangue B negativo. Una trasfusione. Questo è servito per salvare la vita a un bimbo di 6 mesi di Taormina che, lo scorso 17 luglio, ha potuto così sottoporsi a un delicato intervento chirurgico al cuore per la correzione di un difetto interventricolare.
Una vera e propria corsa contro il tempo che l’Asp di Messina ha vinto garantendo la possibilità di operare sul piccolo paziente, nonostante le procedure sanitario-burocratiche prevedessero altro. Ma cerchiamo di capire meglio.
Il centro di cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale di Taormina, in virtù di determinati regolamenti regionali, viene rifornito di sangue dalla provincia di Siracusa, che in questo periodo soffre di carenze particolari. Per questo il direttore generale dell’Asp di Messina, il dottor Paolo La Paglia, si è attivato per trovare le sacche in altre strutture sanitarie locali. Il sangue B negativo è arrivato dall’ospedale di Sant’Agata di Militello.
Un episodio che, ancora una volta, deve far riflettere su quanto l’autosufficienza sia fondamentale per garantire cure e sopravvivenza a migliaia di pazienti. Anche i più piccoli.