Trasformare la comunicazione in uno strumento di promozione e informazione sull’importanza della donazione del sangue. L’Avis provinciale di Barletta-Andria-Trani punta sui giovani, soprattutto in vista del periodo estivo, da sempre uno dei più critici dell’anno in termini di quantità raccolte di sangue e plasma. Al di là degli inviti a presentarsi nei centri trasfusionali del territorio da parte del presidente Vincenzo De Pietro, questo è anche tempo di bilanci e di numeri sull’attività che l’associazione ha effettuato nel corso dei mesi.
“Nell’ultimo anno abbiamo aumentato, sull’intero territorio provinciale, di 300 unità le sacche raccolte – spiega De Pietro -. Ben 12.523 sono state nel 2018 quelle di sangue intero, a cui si aggiungono 1.327 plasmaferesi e 404 donazioni di altro genere, per un totale di 14.254. Il tutto su un totale di 11.213 iscritti che, nonostante una riduzione rispetto al 2017, hanno comunque contribuito a incrementare la raccolta”. Una raccolta che il presidente si augura di migliorare ancora anche nell’anno in corso, visto che i dati recenti parlano di una realtà avisina costantemente in crescita. E per far questo la strategia è già consolidata: coinvolgere le nuove generazioni.
Già lo scorso anno i giovani della consulta hanno ideato e realizzato “THO! Prendi questo”, la campagna pubblicitaria lanciata per diffondere, attraverso social network e manifesti affissi in tutte le città del territorio, la cultura del dono e della solidarietà. “Il ruolo delle nuove generazioni, per la realtà e il lavoro che svolgiamo, è fondamentale – prosegue il presidente -. Proprio per questo, allo scopo di rafforzare la gestione dei rapporti interpersonali e consolidare i giovani come portatori di innovazione, abbiamo avviato il progetto di formazione Avis’s Team building. Un percorso di tre incontri e 20 ore di formazione che ha avuto come temi centrali non solo la leadership condivisa, ma anche la comunicazione, la collaborazione e la competizione, coinvolgendo i più giovani, insieme a presidenti e consiglieri delle varie Avis comunali”.
Programmazione, collaborazione e condivisione degli obiettivi sono invece i temi cardine su cui De Pietro punta per far fronte alle criticità con cui, ciclicamente, il sistema sangue si trova a dover fare i conti: “In particolare gennaio, tra influenze di stagione e festività, è il periodo più difficile, e non solo nel nostro territorio. Per questo è importante prevenire l’emergenza e non intervenire quando si è già manifestata: stesso discorso riguarda l’estate, un altro momento estremamente delicato perché cresce il fabbisogno di sangue nei centri trasfusionali, aumentano gli incidenti stradali, mentre le persone, tra cui tanti donatori, vanno in ferie. Ma il bisogno di sangue, in ferie, non ci va mai“.