“Siamo in una condizione che è in linea con la media nazionale, ma fortunatamente non possiamo né vogliamo parlare di emergenza”. La dottoressa Simona Carli, direttrice del Centro regionale sangue della Toscana, fa definitivamente chiarezza sulla situazione con cui sta facendo i conti il territorio.
Dopo le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dalla direttrice dell’Asl Toscana Nord Ovest, Maria Letizia Casani, secondo cui era “necessario andare a donare per rispondere al calo degli accessi nei centri trasfusionali e incrementare le scorte di sangue e plasma“, DonatoriH24 aveva ottenuto rassicurazioni da Adelmo Agnolucci, presidente di Avis Toscana, che comunque aveva ribadito l’importanza di “tenere sempre alto il livello di attenzione per evitare di finire in affanno in periodi delicati come quello estivo ormai alle porte”. Oggi la conferma arriva anche dal Crs.
“La riunione del 6 giugno non è stata una novità – spiega la dottoressa Carli -, si tratta di un appuntamento mensile che organizziamo con i rappresentanti delle Asl e delle associazioni di volontariato per fare il punto della situazione. Non c’è nessun caso di carenza improvvisa o di emergenza“. Tuttavia il livello di scorte di sangue va tenuto sotto controllo: “Così come avviene in altre zone del Paese, anche qui conviviamo con un numero ridotto di sacche in particolare dei gruppi 0, ma questo non deve portarci a considerare uno stato di costante affanno o a fare facili allarmismi. Le criticità maggiori non sono legate semplicemente al calo dei donatori – conclude -, ma anche alla carenza di personale all’interno delle strutture pubbliche e di quelle gestite dalle associazioni: questi sono gli aspetti su cui è necessario lavorare”.
Nel frattempo, anche a livello istituzionale, la Giornata mondiale del donatore verrà celebrata dal Crs il prossimo 15 giugno nell’Accademia navale di Livorno. Il programma di “Tutti a bordo – Strategie e obiettivi comuni dopo la gara di plasmaderivazione”, questo il titolo dell’iniziativa, è ricchissimo e vede la collaborazione non solo di Avis, Fratres, Admo e altre associazioni di volontariato, ma anche delle Regioni Campania, Lazio, Marche e Molise e dell’Ispettorato Generale della Sanità Militare.
LEGGI l’intervento del presidente di Avis Toscana, Adelmo Agnolucci