Terapia intensiva ematologica, a Napoli
reparto per i trapianti di cellule staminali

2019-05-24T16:08:29+02:00 25 Maggio 2019|Primo Piano|
di Emiliano Magistri

Un nuovo reparto di terapia intensiva ematologica per effettuare il trapianto allogenico di cellule staminali con tecnologie all’avanguardia. È quanto è stato inaugurato nei giorni scorsi all’ospedale Cardarelli di Napoli, dove adesso sarà possibile la reinfusione delle Cse (le cellule staminali ematopoietiche) di un donatore sano in un ricevente malato, “preparato” con chemioterapia o radioterapia ad alta intensità.

Come fa sapere la struttura sanitaria, “si tratta di una tecnica molto diffusa per il trattamento di patologie ematologiche e rappresenta una valida soluzione anche per malattie dismetaboliche (che provocano cioè un’alterazione del metabolismo come, ad esempio, diabete o gotta, ndr) congenite e deficit immunitari“. Obiettivo del reparto, così come dell’intera azienda sanitaria, è quello di rallentare e, se possibile, arrestare del tutto la “migrazione” verso altre regioni italiane di quei pazienti ematologici in attesa di trapianto. A oggi circa il 70% degli adulti campani affetti da leucemia acuta è costretto a rivolgersi altrove per trovare un donatore alternativo.

Oltre un milione di euro, tanto è servito per dotare l’unità operativa complessa di Ematologia del Cardarelli, dove finora l’unico tipo di trapianto effettuato era autologo (quando cioè il paziente riceve le proprie cellule che gli erano state prelevate nel momento in cui la malattia stava regredendo), di apparecchiature all’avanguardia. In più, tra poco tempo, nell’ospedale sorgerà anche un laboratorio dedicato al chimerismo, il test molecolare che viene effettuato prima del trapianto così da verificare che le cellule del donatore abbiano sostituito quelle del paziente e che il risultato possa durare il più al lungo possibile.

Dotato di undici posti letto, divisi in tre stanze doppie e cinque singole, il reparto è diretto dalla dottoressa Alessandra Picardi.