Confronti e dibattiti sul tema della donazione, partecipazione associativa e strategie comuni per aumentare la raccolta. E poi premiazioni dei gruppi che, nel corso del 2018, hanno fatto registrare i fattori di crescita maggiori, a livello nazionale, per numero di donazioni e donatori attivi. È il bilancio della tre giorni di San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia, dove, domenica 19 maggio, si è chiusa la 49esima Assemblea Nazionale Fratres.
Una serie di incontri tecnici con esperti della sanità locale e nazionale che hanno coinvolto gli oltre 400 partecipanti tra delegati e soci volontari: “Siamo tornati a San Giovanni Rotondo dopo 15 anni – spiega a DonatoriH24 il presidente nazionale, Sergio Ballestracci – e, nonostante le difficoltà, siamo stati molto sorpresi dal numero dei partecipanti, un dato che ha dimostrato una grandissima responsabilità associativa“. Dati ufficiali dell’associazione confermano una necessità di trasfusioni quotidiane in Italia di quasi 8.200 unità di sangue per circa 1.800 persone, e non deriva solo da incidenti o situazioni di emergenza, ma anche dalle emoglobinopatie che costringono a trasfusioni periodiche, nonché ovviamente dagli interventi chirurgici programmati.
L’apertura dei lavori, venerdì 17, ha permesso di delineare, con la collaborazione di consiglieri e direttori sanitari, quelle che saranno le linee guida dell’associazione nel corso del 2019: un programma di lavoro finalizzato a garantire unità di intenti e collaborazione attiva con i centri trasfusionali dislocati sul territorio nazionale. Moderatore dell’incontro è stato il dottor Michele Santodirocco, dirigente dell’Uoc del laboratorio analisi e microbiologia del servizio immunotrasfusionale della Casa Sollievo di San Giovanni Rotondo. Con lui, si sono alternati il consigliere nazionale Fratres, Abele Di Lonardo, direttore del servizio di Immunoematologia e trasfusione dell’ospedale Rummo di Benevento, e già consulente sanitario nazionale, e il vice presidente di Fratres Toscana, Giuseppe Di Pietro, direttore del servizio immunotrasfusionale dell’ospedale San Giovanni di Dio di Firenze. Ma non solo.
La 49esima Assemblea Nazionale ha permesso di premiare i gruppi Fratres che hanno fatto registrare i fattori di crescita più alti nel corso del 2018. I riconoscimenti sono andati ai gruppi di Fiumicino (in provincia di Roma), per l’aumento di donatori attivi nella fascia d’età tra i 18 e i 45 anni; di Montella (in provincia di Avellino) per il numero di donazioni complessive; di Letojanni (in provincia di Messina) per il più alto fattore di crescita di donatori immigrati e infine a quello di Battipaglia (Salerno) per il più alto numero in assoluto di donazioni. A ognuno dei gruppi è stato consegnata una riproduzione in bronzo in miniatura del monumento nazionale al donatore di Mulazzo, in località Ceragoso, in provincia di Massa Carrara. “Oltre ai gruppi abbiamo voluto premiare anche il volontario e dirigente Fratres della Puglia, nonché presidente della sezione di Vieste, Mario Ragno – racconta Ballestracci – Per meriti associativi, per aver onorato con la sua vita i nobili principi ispiratori della nostra consociazione, queste le motivazioni del riconoscimento”.
Ma quali sono le impressioni del presidente anche in virtù del fatto che, quello in corso, è il suo ultimo mandato? “Sono ottimista. Il titolo della nostra assemblea, Costruiamo insieme il nostro futuro, è indicativo proprio perché sta a sottolineare la grande partecipazione dei nostri delegati e volontari. Le presenze registrate qui a San Giovanni Rotondo hanno fatto il resto – conclude – e hanno dimostrato il senso di responsabilità che, da sempre, contraddistingue l’attività di Fratres“.