Prelevavano il sangue ai pazienti per poi infonderlo loro nuovamente dopo averlo lavorato attraverso le cosiddette “centrifughe del sangue”. Sono state 172 le strutture irregolari che i carabinieri dei Nas hanno individuato in tutta Italia e che adottavano la tecnica del prp (il plasma ricco di piastrine) a fini estetici.