Colpisce sia le persone avanti con l’età che quelle più giovani. È generato, nella sua forma più grave, dalla rottura di un’arteria intra-cranica, con fuoriuscita di sangue a forte pressione. Stiamo parlando dell’ictus, una malattia che in Italia aggredisce circa 12mila persone ogni anno e tutte di età inferiore ai 55 anni.
La differenza sostanziale sta nel fatto che, grazie alla prevenzione, è più facile evitare certe forme in età avanzata, che invece aumentano tra i più giovani. Abbandonare cattive abitudini, come fumo, alcol e consumo di sostanze stupefacenti, è sicuramente fondamentale, ma potrebbe non bastare.
Al di là della familiarità, l’ictus può essere provocato anche da colesterolemia, massa corporea eccessiva e diabete. Ecco perché, il Rapporto sull’ictus in Italia, pubblicato nel 2018, invita a una campagna di informazione volta a inviare messaggi chiari alla popolazione: ictus come emergenza medica, malattia frequente e grave, conseguenze che possono durare anche per tutta la vita. E allora cosa fare per evitare episodi spiacevoli?
Prima di tutto, è importante tenere costantemente sotto controllo la pressione, la fibrillazione e la glicemia (cioè il tasso di zuccheri nel sangue. Mangiare sano e praticare attività fisica rappresentano stili di vita che, oltre alle persone più giovani, sono salutari anche per le fasce d’età più avanzate. In tutto questo non bisogna dimenticare che la familiarità è un fattore che può essere determinante e che, a maggior ragione, deve far mantenere sempre alta l’attenzione, così da seguire scrupolosamente i consigli del medico, in particolare se i propri genitori sono già stati colpiti da ictus.