Una partecipazione sempre crescente che ha contribuito, per il quarto anno di fila, a lanciare la Fratres di Andria al primo posto per numero di donazioni. Nel corso del 2018, infatti, sono state 1.536 le sacche di sangue intero raccolte, 64 quelle di plasma e 27 di multicomponent. Sono solo alcuni dei numeri emersi nel corso dell’assemblea regionale di Fratres Puglia del 30 e 31 marzo a Lecce, un’occasione che è servita anche per fare il punto sui prossimi obiettivi per l’anno in corso.
“Siamo molto soddisfatti perché i risultati ottenuti confermano non solo il grande lavoro dei nostri soci volontari, ma anche il grande spirito di solidarietà che contraddistingue i cittadini pugliesi – commenta a DonatoriH24 la presidente della sezione provinciale, Antonella Sonetto -. Abbiamo chiuso l’anno con 62 nuovi soci iscritti e ben 1.240 attivi“. Numeri che assumono ancora più importanza vista la situazione di carenza generale che ha caratterizzato gran parte delle regioni italiane: “È vero, in particolare nel nostro territorio questo è un problema che di certo non ci agevola”.
Poi però, il 12 luglio 2016, tra Andria e Corato si verifica quello che venne considerato come il più grave disastro ferroviario mai avvenuto in Puglia: 23 vittime e oltre 53 feriti, questo il bilancio della collisione fra due treni. “Fu una tragedia che contribuì a smuovere le coscienze di tutti – ricorda la presidente – soprattutto di coloro che non si erano mai avvicinati al mondo della donazione. Serviva sangue a seguito del numero di feriti provocati dall’incidente e questo diede consapevolezza di quanto fosse, e sia anche oggi, necessario contribuire al bene di tutti“. Ma non solo.
Il 4 marzo 2018, l’associazione ha anche donato un defibrillatore alla parrocchia Cuore immacolato di Maria di Andria. Tra gli obiettivi per il 2019, oltre a incrementare i numeri collezionati finora, la Fratres proseguirà nelle sue campagne di sensibilizzazione e prevenzione della salute. Prima tra tutte, quella dei check-up cardiologici. “Si tratta di un’iniziativa che abbiamo avviato due anni fa – spiega Sonetto – e che consente, a chi raggiunge la quarta donazione, di sottoporsi a una visita gratuita, così da mantenere sempre sotto controllo la propria salute”. E la conferma di quanto prezioso sia questo progetto, è arrivata proprio di recente: “Una nostra socia, grazie a uno dei check-up che avevamo organizzato, ha scoperto di avere una stenosi dell’aorta dell’80%, quindi di essere a rischio infarto da un momento all’altro, e si è poi sottoposta a un intervento di angioplastica. Adesso sta bene, ma questo deve ribadire il concetto che essere donatori è importante non solo per gli altri, ma anche per se stessi perché si rimane sempre monitorati”.
Per il 2019 verranno organizzate sempre più giornate di raccolta straordinaria, la prima è in programma domenica 14 aprile all’ospedale Bonomo di Andria (il centro trasfusionale sarà aperto dalle 8 alle 11), così da dare la possibilità di donare il sangue anche a coloro che, durante la settimana, complice il lavoro o altri impegni, non possono farlo. In più, in particolare per i mesi estivi, è già in programma un piano di attività che, oltre a coinvolgere le scuole come fatto finora, abbracceranno altri centri di aggregazione e permetteranno, in occasioni di eventi conviviali, di diffondere il più possibile la cultura della donazione.