Parlare ai giovani della malattia di Crohn
dal Lazio la campagna con i The Pills

2019-03-29T16:06:02+01:00 29 Marzo 2019|Primo Piano|
di Marta Perroni

Aspettando Crohn. L’Agenda Impossibile”, questo il titolo della campagna di informazione e sensibilizzazione sulla malattia di Crohn, partita dal Lazio e patrocinata dalla Regione e dalle associazioni A.m.i.c.i. Onlus e A.m.i.c.i. Lazio e dalla società scientifica Ig-ibd (Italian Group for the study of Inflammatory Bowel Diseases), e promossa dall’azienda Janssen Italia.

Obiettivo della campagna, la diffusione delle informazioni e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla malattia di Crohn e sulla complessità della condizione delle persone che ne soffrono. Obiettivo che passa attraverso la proiezione fino al 30 aprile nelle sale cinematografiche del Lazio, con la collaborazione di Unici (Unione Cinema), di un cortometraggio realizzato dal trio comico romano The Pills.

I cinema del Lazio che hanno aderito all’iniziativa sono: Cinema Intrastevere (Roma), Cinema Tibur(Roma) Multisala Lux (Roma), Multisala Odeon (Roma), Cinema Astoria Multisala (Anzio), Multisala Rio (Terracina), Cinema Tuscia (Viterbo) e Dream Cinema (Frosinone).

«Il nome scelto per questa campagna non è casuale – spiega Salvo Leone, Direttore Generale Amici Onlus. – I pazienti passano la loro vita aspettando la prossima visita, la ricomparsa dei sintomi, la disponibilità dei nuovi farmaci, la scoperta di una cura. La malattia di Crohn ha un forte impatto sulla vita quotidiana dei pazienti e delle loro famiglie anche dal punto di vista economico. L’impatto economico e sociale determinato da queste patologie e dal trattamento ad esse associato risulta oneroso non solo per il paziente ma anche per la società. Per questo è importante che tutti la conoscano e comprendano il peso che ha su chi ne è colpito».

Oltre ai disturbi clinici, la malattia di Crohn è spesso causa di disagio sociale. «Questo disturbo – afferma Stefania Canarecci, Presidente Amici Lazio Onlus – può rendere difficili sia le relazioni personali, di coppia e con la propria famiglia, sia quelle lavorative e sociali, con un forte impatto a livello emotivo tanto che chi ne è colpito presenta spesso anche segni di depressione, stress, inquietudine e ansia. Inoltre, a causa dei classici sintomi, è una malattia percepita come imbarazzante di cui quindi non si parla e per la quale i malati soffrono in silenzio. Questo nascondersi può essere però causa di fraintendimenti o addirittura di minimizzazione dei sintomi, che rimangono taciuti. Di conseguenza, è importante che ci siano iniziative, come questa, che parlino e facciano conoscere questa malattia».

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