I medici specializzandi potranno essere impiegati nelle unità di raccolta sangue della Lombardia. Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la proposta di risoluzione che, nei giorni scorsi, aveva già incassato la fiducia della commissione Salute: ora, dal Pirellone, insieme al Miur, verrà stilato un nuovo piano di formazione in linea con questa deliberà che permetterà di far diventare questa pratica una vera e propria attività accademica.
“Sono molto contento di aver raggiunto un risultato così importante – spiega a DonatoriH24 il presidente di Avis Lombardia, Oscar Bianchi – che va a scardinare un sistema di formazione che, da oggi, darà la possibilità di fare volontariato anche nelle realtà associative“. Un traguardo che, oltretutto, in Regione ha ottenuto l’ok di maggioranza e opposizione: “Il fatto che tutte le forze politiche abbiano espresso parere favorevole significa che l’attività svolta da Avis è riconosciuta e apprezzata in maniera trasversale perché è finalizzata soltanto alla salute e alla tutela della comunità“.
La Lombardia diventa così la prima regione a introdurre questa novità: “Coroniamo due anni di lavoro intenso e per tutti noi è motivo di grande orgoglio. Una risposta importante – conclude – a cui Avis dà il suo contributo insieme a migliaia di cittadini lombardi che fanno, del nostro territorio, il primo in Italia per numero di sacche raccolte“.