“Perché amare significa donare e chi riesce a coltivare in sé il germe prezioso del dono è destinato a vincere sempre nella vita!“. Questo lo slogan di “Donaction” l’iniziativa che coinvolge ben 35 scuole sparse su tutto il territorio marchigiano e organizzata da sette importanti associazioni del dono: Avis (Associazione Volontari Italiani Sangue), Lifc Marche (Lega Italiana Fibrosi Cistica Marche), Aido (Associazione Italiana Donazione Organi Tessuti Cellule), Antr (Associazione Nazionale Trapianti di Rene), Aned (Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto onlus), Adisco (sezione regionale Marche cordone ombelicale) e Admo (Associazione Donatori Midollo Osseo).
Donaction è un progetto unico in Italia, nato nel 2012 unisce le diverse associazioni accomunate dalla cultura del dono e della solidarietà per diffondere una corretta informazione sulla donazione di organi e tessuti ai giovani prossimi al compimento della maggiore età.
«Rivolgersi anche ai minorenni significa trasmettere la cultura del dono come impegno nel sociale e nel volontariato», spiega Vincenzo Massetti, insegnante e coordinatore di Donaction, a DonatoriH24. E continua: «Quando nacque il progetto, le Marche avevano il triste primato della negazione alla donazione degli organi, negli anni però il nostro lavoro è cresciuto e ora sono coinvolte 35 scuole su 100 presenti in tutta la regione e le associazioni che collaborano sono 7», prosegue Massetti,«le Marche oggi sono ai primi posti per il consenso espresso».
Il progetto Donaction si suddive in due fasi: un momento di formazione per volontari e insegnanti con medici e specialisti e successivamente l’approfondimento con gli studenti. «La formazione avviene attraverso formatori specifici e coinvolge ben 23 volontari tra tutte le associazioni. Siamo molto soddisfatti dei numeri che stiamo raggiungendo» spiega Vincenzo Massetti.
Al termine di ogni ciclo formativo viene poi consegnato agli studenti un questionario, da compilare anonimamente, con domande molto specifiche e personali sulla donazione. Ecco che grazie ai risultati di questi test, che verranno poi analizzati dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Urbino, emergono le varie criticità su cui poi le associazioni hanno la possibilità di lavorare.
«Omofobia, xenofobia, pregiudizi e luoghi comuni, sono questi i nemici che ricorrono e dobbiamo impegnarci a sconfiggere» spiega Massetti. Le sette associazioni attive nel progetto Donaction infatti, stanno facendo un importante lavoro di informazione «per sconfiggere i tabù e la sbagliata percezione dell’atto della donazione» oltre che «intervenire sulla comunicazione e la diffusione della corretta cultura del dono» continua.
Nonostante la grande disinformazione però, il riscontro dagli studenti è molto soddisfacente: «I ragazzi sono molto attenti e interessati, nonostante qualche ritrosia fanno molte domande. Abbiamo avuto una risposta molto positiva anche da giovani che appartengono a confessioni religiose diverse da quella cristiana cattolica» racconta il coordinatore del progetto.
Donaction si conclude anche quest’anno con un vero e proprio concorso: verranno premiate le dieci scuole che riusciranno a produrre elaborati migliori in due sessioni, con un testo giornalistico o uno spot video sul tema “La Comunicazione del contenuto del Progetto Donaction” (gli elaborati dovranno essere inviati via e.mail a: info@donactioncontest.it della segreteria organizzatrice di Donaction entro il 30/04/2019) .
L’obiettivo del progetto, in generale, è quello di «sensibilizzare i giovani alla solidarietà, attraverso la collaborazione delle sette associazioni che lavorano da anni fianco a fianco» conclude Vincenzo Massetti, «l’importante è la coesione tra di noi che lavoriamo sostenuti da un comune denominatore: diffondere le corrette informazioni e coinvolgere il più possibile i giovani nella cultura del dono».