Infarto, ecco cosa ne aumenta il rischio

2019-03-19T17:46:39+01:00 19 Marzo 2019|Primo Piano|
di Emiliano Magistri

Alimentazione irregolare, obesità, fumo, fattori ereditari. Cosa hanno in comune questi elementi? Rappresentano i rischi principali dell’insorgere dell’infarto. O quantomeno, rappresentano quelli più conosciuti tra l’opinione pubblica e non solo. Tuttavia, il sopraggiungere di patologie cardiovascolari può essere generato anche da altri fattori, legati non soltanto a malattie per le quali si è sotto terapia, ma anche a stili di vita e a sostanze, più o meno lecite, che si decide di assumere. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza in più.

Malattie autoimmuni
Si tratta di patologie che aumentano il rischio sia per gli uomini che per le donne, in particolare, per queste ultime, se sviluppate nel corso della gravidanza. Lupus e artrite reumatoide o psorisiaca, oltre che per l’infarto, sono estremamente pericolose anche per altre malattie del cuore come miocardite e pericardite. Per le donne i rischi principali sono rappresentati dall’ipertensione gravidica o dal diabete gestazionale che aumenta il pericolo di diabete di tipo 2 che, a sua volta, può accrescere in maniera esponenziale l’eventualità di malattie cardiovascolari.

Temperature rigide
Il freddo, provocando la vasocostrizione e il conseguente aumento della pressione, fa salire la frequenza cardiaca e la possibilità che si verifichi un infarto. I rischi ulteriori riguardano la possibilità che una placca coronarica possa rompersi e formarsi così un trombo, oppure che si esca al freddo dopo un pasto molto abbondante.

Attività fisica eccessiva
Seguire un corretto stile di vita è sicuramente uno dei modi migliori per mantenersi in salute, tuttavia è necessario iniziare gradualmente l’attività fisica. Cosa significa questo? Significa che se una persona tende a mantenere una vita sedentaria, nel momento in cui dovesse decidere di avviare una forma di allenamento troppo intenso, potrebbe andare incontro a un infarto piuttosto che allontanare l’eventualità che si manifesti.

Tumori recenti o pregressi
La radioterapia al torace o altre terapie antitumorali aumentano il rischio di problemi cardiovascolari, in particolare l’accumulo di colesterolo sulle pareti arteriose, che potrebbe compromettere il regolare afflusso di sangue al cuore. Altre conseguenze di questo tipo di trattamenti sono rappresentate dai danni a pericardio e coronarie a seguito del loro invecchiamento precoce.

Sostanze stupefacenti
Tra le varie droghe in circolazione, la cocaina ha una particolare tossicità su cuore e coronarie in particolare, ma anche sugli altri vasi sanguigni. Tra gli effetti che la sua assunzione può generare ci sono l’infarto del miocardio e l’ischemia miocardica, senza dimenticare le emorragie cerebrali, provocate dall’ipertensione, o forme di aterosclerosi, miocardiopatia e aritmie.

Crampi muscolari
Il dolore a una gamba nel momento in cui ci si sta muovendo e la fine nel fastidio quando ci si ferma può essere sintomo di una malattia alle arterie periferiche, patologia con cui spesso è alle prese chi ha già problemi alle coronarie.