Tumore al seno, la scoperta in Germania:
un esame del sangue per diagnosticarlo

2019-02-25T17:28:05+01:00 25 Febbraio 2019|Primo Piano|
di Marta Perroni

Analisi del sangue per diagnosticare il tumore al seno. Questa la scoperta di un’equipe di ricerca di Heidelbergh, nella Germania Sud-occidentale: grazie ai risultati dei test, sembra che ben presto si potrà dire addio alla mammografia.

Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 2018, circa 627mila donne nel mondo sono morte per cancro al seno, ovvero il 15% di tutti i decessi per cancro nello stesso anno. Il tipo di esame sviluppato dai ricercatori tedeschi permetterebbe di migliorare la diagnosi e ottenerla con maggiore anticipo rispetto alle analisi attuali.

L’ospedale universitario di Heidelberg è uno dei centri medici più importanti della Germania ed è noto per la sua ricerca sul cancro. Nel 2016, gli scienziati avevano inoltrato una domanda di brevetto per il metodo utilizzato su cui si basa questo esame, dopo aver ottenuto i primi fondi per continuare la ricerca, gli scienziati hanno poi lavorato per sviluppare ulteriormente il metodo e confermarne l’accuratezza in varie indagini.

Il test, chiamato HeiScreen, è in grado di rilevare il cancro nel sangue ancor prima che diventi visibile alla tecnologia di scansione attuale, la mammografia. Questo è quanto riferito da Christof Sohn, direttore medico dell’ospedale femminile dell’Università di Heidelberg, che ha guidato la ricerca. L’importanza della diagnosi precoce è fondamentale, riduce notevolmente i tassi di mortalità per cancro al seno e garantisce che le pazienti ricevano un trattamento tempestivo. Con la diagnosi precoce, c’è una probabilità del 95% di recupero completo, ecco il perché è fondamentale la prevenzione.

MIGLIORARE I METODI ATTUALI, NON SOSTITUIRLI

L’esame non è però progettato per sostituire completamente le forme di diagnosi convenzionali: i principali metodi di screening per il cancro al seno sono infatti le mammografie, ultrasuoni e risonanze magneticheHeiScreen infatti, dicono i ricercatori, completerà questi metodi esistenti pur essendo “molto meno invasivo per le donne” perché non è doloroso, costa meno e non espone la paziente alle radiazioni. Inoltre potrà essere usato anche per rilevare il cancro ovarico, riferiscono i medici.

Il nuovo test del sangue offre anche un’alternativa valida per le persone che hanno un tessuto denso della ghiandola mammaria, ad esempio, che non permette un’analisi precisa, così come per coloro che non possono sottoporsi ai tradizionali esami clinici per ragioni mediche.

Sono necessari solo pochi millilitri di sangue, prelievo che può essere eseguito dai medici di medicina generale. I ricercatori sperano anche che la procedura non invasiva incoraggi più donne a sottoporsi ai controlli.

IL TEST

Basata su una procedura di biopsia liquida, la scoperta non è un nuovo modo di rilevare il cancro in generale, quello che i ricercatori di Heidelberg hanno perfezionato è un metodo per rilevare nello specifico il cancro al seno. Durante tutto il 2018 sono state sottoposte alla sperimentazione circa 900 donne, 500 delle quali erano pazienti affette da cancro al seno e 400 pazienti sane.

Con “biopsia liquida” si intende la possibilità diagnosticare la malattia utilizzando biomarcatori nei fluidi corporei. In questo modo, la conoscenza di una malattia può essere ottenuta da sangue, urina o saliva. Le sostanze “portatrici del messaggio” provenienti da cellule tumorali vengono esaminate utilizzando un campione di fluido. Per le analisi sono necessari solo pochi millilitri di sangue. In questo test, 15 diversi biomarcatori  possono essere usati per diagnosticare la malattia in donne affette da cancro al seno.

Il grande vantaggio di questo tipo di analisi del sangue, ha riferito Christof Sohn, è che reagisce in modo molto sensibile, soprattutto nelle donne sotto i 50 anni. Per le donne giovani infatti, la procedura ha un tasso di precisione dell’86%. Nei pazienti con più di 50 anni, il tasso di precisione scende al 60%.

Oltre a testare il cancro, HeiScreen potrebbe anche essere sviluppato per l’uso nel rilevamento di metastasi o di recidive future e nel monitoraggio a lungo termine di trattamenti contro la malattia. L’esame, che amplierebbe così lo spettro diagnostico dei metodi utilizzati fino ad oggi, dopo le ultime verifiche, dovrebbe essere rilasciato sul mercato entro la fine dell’anno corrente.