E’ un augurio ma anche uno sfogo razionale quello di Sergio Ballestracci, presidente di Fratres: che il 2019 sia un anno migliore per la donazione e che i politici smettano di pensare solo a se stessi, ma siano più presenti nel mondo della donazione.
«Ho ottant’anni, e se le cose non le dico adesso, quando le devo dire? Siamo volontari e vogliamo rispetto, io lo so che molti volontari come me hanno paura di dire le cose come stanno, ma noi non prendiamo stipendi, lavoriamo sodo perché le cose vadano bene a gratis, di cosa dovremmo aver paura? Di nulla», dice a DonatoriH24. E aggiunge: «che sia ben chiaro, le istituzioni e la politica sono tutti pezzi importanti del puzzle, ma senza noi volontari del sangue non si va da nessuna parte!».
Ballestracci è vicino alla fine del suo mandato, a novembre dell’anno prossimo si chiuderanno i quattro anni di presidenza e «se no ci sarà una riforma dello statuto», avrà finito, e annuncia a DonatoriH24 di volersi ritirare definitivamente. «Sono di quelli che vogliono andar via sulle proprie gambe». Per questo con le sue parole vorrebbe «dare forza e coraggio ai giovani». E prosegue: «vorrei che i giovani volontari capissero che devono camminare a testa alta e pretendere rispetto. Da tutti».
Da qui l’augurio Fratres per il 2019. « Sa, ancora non abbiamo i dati definitivi delle donazioni per il 2018, ma anche se abbiamo lavorato sodo, sicuramente potrebbe andare meglio. E allora io spero che il 2019 sia questo: un anno migliore. Ringrazio tutti i donatori per i loro sforzi e spero che troveremo tanti altri «««modi per stimolare maggiormente i giovani. E anche qui le istituzioni e la politica possono fare davvero tanto».