Sit di Terni, i servizi più apprezzati:
domeniche aperte e donazione differita

2018-12-18T12:19:04+01:00 18 Dicembre 2018|Primo Piano|
di Marta Perroni

“Nonostante la diminuzione ormai fisiologica delle donazioni in Italia in cui anche l’Umbria e Terni sono coinvolte, i donatori ternani apprezzano la struttura e le prestazioni del Sit (servizio immuno trasfusionale) della nostra azienda ospedaliera”. A parlare con DonatoriH24 è Augusto Scaccetti, direttore del servizio immuno trasfusionale dell’ospedale Santa Maria di Terni, che nel corso degli ultimi mesi ha condotto un’indagine tra i donatori periodici di sangue.

I risultati evidenziano un apprezzamento quasi totale (riguarda il 97 per cento degli utenti) delle strutture e delle prestazioni fornite con le due postazioni di anamnesi, contro i dati raccolti nel 2016 che evidenziavano l’82 per cento di gradimento verso le strutture e il 74 per cento verso le prestazioni.

Il questionario, ricorda il dott. Augusto Scaccetti a DonatoriH24, è stato sottoscritto quest’anno da 340 donatori su un totale di circa 3,5 – 4 mila donatori abituali del territorio Ternano. Condotto ogni due anni come prassi all’interno del sistema Ava (Autovalutazione – Valutazione periodica – Accreditamento) rivela per il 2018 un giudizio molto favorevole sull’apertura domenicale e sulla prassi della “donazione differita” prevista per chi dona la prima volta o a distanza di due anni: un primo incontro per gli esami e un secondo per la donazione.

«Non mancano, naturalmente, spazi di miglioramento – spiega il dottor Scaccetti – in base
alle risposte fornite, è stato rilevato un leggero ritardo nella consegna dei referti, e più della metà degli intervistati preferirebbe che le risposte delle analisi fossero rese disponibili con il sistema di accesso e ritiro online, come avviene per gli altri referti di laboratorio, su questo – aggiunge – stiamo lavorando con servizio informatico dell’azienda».

Grazie al questionario è stato anche possibile delineare il profilo del donatore “tipo” ternano. Più della metà ha un’età compresa tra i 30 e i 50 anni,  poco meno della metà ha dai 51 ai 70 anni e i giovanissimi tra i 18 e i 29 anni sono solo il 10 per cento. È emerso infatti quanto siano importanti le campagne di comunicazione e sensibilizzazione nelle scuole di ogni ordine e grado, e, anche, la promozione nei canali radiotelevisivi e sul web. Percentuale in apparenza poco importante ma che fa riflettere è infatti proprio la diminuzione del tre per cento rispetto al 2016 dei donatori studenti, purtroppo già scarsamente presenti nel panorama dei donatori del comune di Terni.