Volontariato del dono, alla Camera per la prima volta
le associazioni siglano un accordo comune

2019-01-24T17:07:51+01:00 12 Dicembre 2018|Attualità|

IN 

Ore 17:32 firma del protocollo di intesa tra le associazioni presenti e il Miur alla presenza del Centro nazionale sangue. E’ la prima volta che tutte le associazioni del volontariato del dono firmano un protocollo di intesa assieme.

Ore 17:25 intervengono in successione per brevi saluti: Rita Malavolta, presidente Admo e Paolo Mannocchio, presidente Croce rossa.

Ore 17:21 lo “sfogo” del presidente Fratres, Sergio Ballestracci

Il presidente dice di volersi “sfogare” non condivide il comportamento di tutti i politici. “Ripetiamo – dice – i nostri discorsi sempre al chiuso, senza riuscire ad arrivare ai media “dove invece c’è molto spazio per la politica”.  Ballestracci “è deluso” perché “ho fatto dei sacrifici e invece i politici qui non ci sono”, ripete riferendosi alla sequenza di assenze dei politici invitati al convegno. E aggiunge: “ricordate di alzare la vostra voce perché siete dei volontari”.

Ore 17:19 interviene Flavia Petrin, presidente Aido

Oggi è un giorno particolare: tutte le associazioni sono qui per sottoscrivere un documento che renderà questo mondo migliore.

Ore 17:17 messaggio di saluto di Licinio Contu, Admo Sardegna e Adoces

Ore 17:12 interviene Giancarlo Liumbruno, direttore del Centro nazionale sangue (Cns)

Il direttore ricorda il lavoro di sinergia del Cns con con il Centro nazionale trapianti e sottolinea il valore del volontariato del sangue: permette di curare i cittadini ed è così organizzato che riesce a garantire una donazione ogni dieci secondi. E lavora anche oltre confine: permette all’Italia di fornire farmaci fondamentali in realtà internazionali dove i pazienti ne hanno necessità.

 

 

Ore 17:05  Da un “Mea culpa” delle istituzioni ad un tavolo per la comunicazione

Partendo da un “mea Culpa” delle istituzioni che spesso non riescono a lavorare nel migliore dei modi in collaborazione con le associazioni di volontariato, Storani lancia un obiettivo a breve termine: per rigenerare uno scambio virtuoso tra le realtà del volontariato e i responsabili della rete di trapianti e non solo, dal punto di vista della comunicazione, bisogna rimettere in piedi un tavolo della comunicazione, perché “bisogna parlarsi”.

Ore 17:00 La donazione degli organi è una scelta coinvolgente

Storani prosegue parlando delle associazioni con cui lavora quotidianamente: la donazione di organi implica un percorso di crescita di consapevolezza, un percorso che richiede un lavoro delicato di istituzioni e associazioni.  Le istituzioni non potranno mai avere la stessa capacità di permeare il tessuto sociale e di arrivare alle persone che ha il volontariato. Un volontariato che deve avere alcune caratteristiche, in particolare: deve essere preparato, vale a dire deve avere una formazione continua che tiene conto degli sviluppi di questo campo e deve essere sempre vicino ai territori.

Ore 16:54  Difendere il volontariato significa difendere il sistema sanitario

La gratuità e la solidarietà del volontariato erano, nella consulta, valori portanti del costrutto sociale. Il volontariato non sostituisce le istituzioni, ma collabora con esse, prosegue Storani. E aggiunge: “lo sottolineo perché le evoluzioni non siano involuzioni: pensiamo oggi a cosa dobbiamo difendere del costrutto della legge 833”.

Ore 16:47 Daniela Storani parla a nome del direttore del Centro nazionale trapianti, Alessandro Nanni Costa.

La legge 883 è stata la radice fondante del sistema sanitario. Dopo di essa, passaggio importante è stata la cosiddetta riforma Bindi, del 1999: accanto ai lavori della riforma si lavorò a un piano sanitario nazionale che prevedeva la promozione della salute attraverso un patto di solidarietà. E si costituì anche una consulta del volontariato in sanità che si concluse con un rapporto “azioni e obiettivi del volontariato in sanità”: un lavoro da recuperare per conoscere davvero questa realtà.

ore 16:43 Definanziamento del sistema sanitario nazionale

Pasquale Colamarticno, sottolinea che l’omogenizzazione di prestazioni e della sicurezza è stato sempre un tema fondamentale ed è oggi un tema da proteggere: soprattutto perché ciò di cui le Regioni soffrono oggi è il progressivo definanziamento del sistema.

Ore 16:33 interviene Pasquale Colamartino, comitato direttivo del Centro nazionale sangue.

Come è possibile conciliare i principi fondamentali della legge 833 con le differenti caratteristiche, soprattutto economiche, delle Regioni che oggi gestiscono un federalismo sanitario “differenziato”?

A suo tempo lavorammo ad applicare i principi della legge 883 all’interno della legge trasfusionale (legge 219). Il tema del sangue, tema nazionale, doveva essere tradotto dal punto di vista organizzativo in un federalismo. Ed è proprio qui che uno dei pilastri fondamentali della legge 833 è stato introdotto all’interno della legge 219: le Regioni e le aziende sanitarie concorrono agli obiettivi dell’autosufficienza. La legge 219 parla di intervento pubblico (Stato, Regioni) e delle organizzazioni del Terzo settore che regolano i rapporti con le istituzioni attraverso il principio della sussidiarietà, principio rispettato solo in Italia.

 

Ore 16:25 Maria Rita Tamburrini, direzione generale ufficio trapianti, sangue ed emocomponenti.

La legge 833 è stata una legge lungimirante e per quell’epoca all’avanguardia. Ha fatto diventare il nostro sistema sanitario uno dei migliori nel mondo. La sua essenza è stata legata ad alcuni principi fondamentali: solidarietà, universalità, uniformità e uguaglianza. Vorrei inoltre sottolineare che questa legge prevede le associazioni dei volontari – e qui intendiamo le associazioni del dono – quale elemento fondamentale e non esterno del sistema sanitario, perché nella legge sono citate nell’articolo 1. E vorrei concludere con una parola: condivisione. Perché tutti questi principi sono validi se vengono condivisi da tutti.

Ore 16:24 Lascia la Sala Claudia Fiaschi

Ore 16:22 Il video messaggio dell’onorevole Giusy Versace.

Ore 16:20 Il saluto della presidentessa della dodicesima Commissione affari sociali Camera, Maria Lucia Lorefice.

Ore 16:17 Il saluto del ministro dell’Istruzione Marco Buffetti.

Presentato il protocollo di intesa tra le associazioni e il Miur.

Ore 16.16 Il saluto della ministra della Salute Giulia Grillo letto da Claudia Flaschi.

Ore 16:00 Aldo Ozino Caligaris, presidente Fidas, presenta la legge 833/78

Parla in sostituzione del senatore Dario Cravero, che non ha potuto essere presente.

I principi ispitratori di una legge che ha avuto un periodo preparatorio di 10 anni?

Il principio fondamentale è stato l’unità dei soggetti eroganti attraverso una rete sanitaria unica.  Da esso ne derivano gli obiettivi di: universalità dei destinatari, uguaglianza dei destinatari.

Dal punto di vista culturale-sociale, l’istituzione del Ssn è stato un atto conclusivo di un lungo dibattito culturale  che ha visto le contestazioni studentesche, le crisi petrolifere, gli anni di piombo, e dove alcune organizzazioni hanno inflitto delle ferite profonde. Possiamo ora dire che questa legge è stata una delle migliori leggi emanate nel nostro paese. Tra l’altro, lo Stato incamera dai 1207 enti ospedalieri un patrimonio immobiliare di 25miliardi di lire.

 

 

 

Ore 15:54 Claudia Fiaschi, portavoce del Forum Terzo Settore.

Quasi 30 realtà del terzo settore sono impegnate nell’obiettivo della promozione della salute. Ma non solo: l’82 per cento del Forum si impegna nell’educazione, nella prevenzione, nella costruzione di una cultura che formi le nuove generazioni nel tempo, nel contrasto alla povertà, nella riduzione delle disuguaglianze.

La prossima ricerca sugli obiettivi di sostenibilità vuole ricordare questo: se non ci fosse il volontariato cosa accadrebbe all’interno del sistema sanitario? Senza il vostro lavoro le difficoltà sarebbero molte.

Ore 15:51 Elena Lucchini

Porta i saluti del ministro Salvini, che come il presidente Avis sa, è sempre attento alle esigenze dei donatori.

Ore 15:50 

Briola ricorda che questa mattina quaranta deputati hanno donato il sangue.

Ore 15:40 Video delle associazioni

Viene proiettato il video Adisco e di tutte le associazioni organizzatrici, in successione: Adisco, Aido, Avis, Cri Donatori di Sangue, Fidas, Fratres, Admo.

Ore 15:30

Introduce i lavori Gianpietro Briola, presidente Avis e rappresentante protempore Civis.

L’iniziativa vuole ribadire il ruolo forte del volontariato all’interno del Sistema sanitario nazionale, come dalla legge di istituzione di quest’ultimo. Ringrazio i rappresentanti di tutte le associazioni e i volontari. Quali principi positivi e fragilità del Sistema Sanitario, oggi? Ne parleremo durante questo pomeriggio

Io vorrei concentrarmi sull’aspetto sociale del volontariato che non su quello legislativo che sarà toccato più avanti.

Pochi giorni fa, il 5 dicembre, abbiamo festeggiato la giornata internazionale del volontariato.

Il ruolo del volontariato è stato sempre fondamentale, prosegue Briola (nella foto al lato). E aggiunge: Pensando al sistema sangue non posso non segnalare la presenza del Centro nazionale sangue e delle istituzioni relative alla donazione di organi e tessuti. Dal 2011, il numero delle associazioni non profit aumenta in tutte le regioni ad eccezione delle Marche.

Il volontariato favorisce il rafforzamento della fiducia interpersonale, più in generale secondo l’ultimo rapporto ISTAT, rassicura sulla qualità dell’ambiente sociale e diminuisce la diffidenza: chi vive meglio fa volontariato, chi fa volontariato vive meglio. Del volontariato anche il compito di rafforzare la fiducia tra i cittadini e le istituzioni, che invece sembra sempre calare. Altro aspetto importante e è il rapporto con la scuola e i giovani.

Al di là delle interpretazioni che possiamo dare al tema dei giovani, è fondamentale entrare, come tutti noi facciamo, nelle scuole. Ai giovani abbiamo il compito di presentare un volontariato fresco e fatto di esperienze e non di parole. Dobbiamo saper comunicare bene e non solo nelle bacheche  virtuali, ma anche nel mondo reale. Cito una ricerca dei giovani Avis di Bergamo fatta con l’Università cattolica: il passaparola è ancora importante per i giovani.

Vorrei infine ricordare l’anno  1978, anno dell’approvazione della legge 833 e della figura di Tina Anselmi, che contribuì alla legge sul Sistema sanitario nazionale, un testo che mette insieme aspetti legislativi e sociali.

Ore 15:00

È tutto pronto nella Sala del Refettorio della Camera dei Deputati per il convegno “I 40 anni della legge sul Ssn e il ruolo delle associazioni del dono”.

Organizzatori dell’iniziativa le principali associazioni di donatori (Aido, Admo, Adisco, Adoces, Cri Donatori di Sangue, Fidas e Fratres).

Sono previsti interventi e saluti di onorevoli e senatori, tra cui Elena Lucchini, Giusy Versace e Marialucia Lorefice (presidente XII commissione Camera), rappresentanti di:

ministero della Salute, ministero dell’Istruzione, Centro nazionale sangue, Centro nazionale trapianti, Forum terzo settore.