Calano le donazioni e la Liguria corre ai ripari. Con un albo dei donatori. La proposta di legge, presentata In Consiglio regionale dal gruppo della Lega della Liguria, avrebbe lo scopo di creare un quadro preciso e programmare al meglio il lavoro per raggiungere l’autosufficienza di sangue.
«Con l’albo si punta a dare anche un riconoscimento ufficiale a quanti ogni anno si prodigano in un gesto di solidarietà verso il prossimo – dichiara a DonatoriH24 il capogruppo in consiglio regionale e primo firmatario della legge, Franco Senarega. – Il provvedimento ha la finalità di promozione e, di conseguenza, di incremento le donazioni».
La legge, che a breve dovrebbe iniziare il proprio percorso legislativo, tra commissioni e aula, prevede anche una segnalazione alla Presidenza del Consiglio dei ministri di tutti coloro che abbiano superato le cento donazioni, in modo da conferire loro uno dei cinque gradi onorifici, nei quali è suddiviso l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
«I donatori rappresentano una parte essenziale del Sistema sanitario nazionale. – prosegue Senarega – Senza il sangue, il plasma, i globuli rossi e le piastrine provenienti dai donatori volontari molte procedure terapeutiche non potrebbero avvenire e non si potrebbero salvare molte vite».
Da qui la decisione di proporre l’istituzione di un albo dei donatori. Secondo il primo firmatario, in caso di approvazione si impegnerà la Regione Liguria a promuovere le donazioni e a riconoscere formalmente i donatori volontari e periodici, riconoscendo che la disponibilità del sangue è un patrimonio collettivo di solidarietà, dal quale ognuno può attingere nei momenti di necessità. L’Ente dovrà impegnarsi anche a fornire il supporto necessario alla valorizzazione delle realtà associative del settore.
Ma la proposta non vede tutti d’accordo. Scettico e in attesa di nuove chiarificazioni il presidente Fidas Liguria, Emanuele Russo: «se l’iniziativa intende creare una lista di chi dona allo scopo di garantire attenzione positiva da parte della comunità, allora ben venga, altrimenti non ce n’è la necessità. I donatori non hanno bisogno di medaglie, ma di fatti concreti».
Favorevole invece il consigliere di Liguria Popolare-Noi con l’Italia e presidente della terza commissione (attività produttive, cultura formazione e lavoro), Andrea Costa, che ha annunciato il suo voto in aula.