Gratuita, volontaria e anonima. Sono le caratteristiche della donazione che da anni le associazioni dei volontari del sangue difendono. Ha fatto discutere la proposta del vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, di lavorare sull’idea di una donazione “volontaria obbligatoria” all’interno delle scuole italiane. La proposta è stata lanciata in occasione della firma del protocollo d’intesa tra l’Associazione Donatorinati – Polizia di Stato ed i Vigili del fuoco.
Matteo Salvini (Lega): «Lavoreremo con il ministro dell’Istruzione ad un ossimoro: la donazione ‘volontaria obbligatoria’ nelle scuole, perché se li becchi a 18 anni poi te li tieni per i successivi 40 anni. Io ho cominciato a donare il sangue grazie al mio papà, che per i 18 non mi ha regalato il motorino, ma mi ha portato all’Avis».
Queste le reazioni:
Civis (Comitato interassociativo volontari italiani del sangue), Centro nazionale sangue, Avis, Fidas: «Da anni, grazie anche a un protocollo con il Miur e alla disponibilità di tantissimi volontari, le Associazioni fanno opera di sensibilizzazione nelle scuole, già a partire dalle scuole primarie. Un rafforzamento della collaborazione con le Istituzioni e un rilanciato protagonismo delle Istituzioni stesse nel promuovere la donazione di plasma e sangue trova tutto il nostro consenso e appoggio. Lascia invece perplessi l’ipotesi dell’obbligatorietà, anche se probabilmente si è trattato solo di una ‘“provocazione” durante la conferenza stampa che condividiamo come obbligatorietà di corretta informazione e formazione ai giovani, a partire dalle scuole di ogni ordine e grado, sulla donazione biologica. Siamo convinti – come abbiamo già fatto e sottolineato la scorsa estate in incontri al ministero degli Interni e al ministero dell’Istruzione – che si possa e si debba continuare a lavorare insieme sulla promozione di un gesto importantissimo, ma che deve sempre attenere a una motivazione personale di solidarietà».
Sen. Simona Malpezzi (Pd): «Donare è un gesto spontaneo. Servono buoni esempi e buona educazione, non obblighi».
Sen. Lucio Malan (Forza Italia): «Donazioni di sangue obbligatorie? Lo Stato è il proprietario del corpo dei cittadini? Promuoviamo la donazione volontaria, questo sì. Ma l’obbligo è inaccettabile».
Sen. Bianca Laura Granato (M5S): «L’idea di sensibilizzare i ragazzi a essere solidali e aiutare chi ha bisogno è pienamente condivisibile. Non invece quella di obbligare qualcuno, altrimenti- molto banalmente- non sarebbe una donazione!»
Codacons: «Imporre per legge la donazione del sangue è un atto aberrante, contrario a qualsiasi principio legale, etico e morale e a rischio ricorso nelle sedi di giustizia – spiega il Codacons – La donazione del sangue, così come quella degli organi, è un atto di generosità su base volontaria, e in nessun caso lo Stato può mettere le mani sul corpo dei cittadini appropriandosi di qualcosa che non si è deciso in totale autonomia e consapevolezza di concedere. Di questo passo si arriverà anche ad imporre la donazione di reni o di altri organi nelle scuole?»
Giampiero Briola (Avis): «Chi viene a donare – ha detto a Vanity Fair il presidente Avis – deve farlo in modo consapevole, responsabile e volontario, e ci possono essere mille motivazioni dietro la scelta di chi non vuole farlo. Inoltre, solo quando il gesto è convinto e spassionato può garantire una continuità, che è l’aspetto che più ci interessa. Anche una sola donazione è utile, ma è la disponibilità periodica e costante a rappresentare un grande aiuto, perché offre una certa garanzia al sistema. Esistono ancora, in Italia, periodi e regioni carenti sia di sangue che di plasmaderivati(medicinali prodotti attraverso processi di lavorazione industriale del plasma, indicati per il trattamento di patologie rare come l’emofilia di tipo A e di tipo B, di altre malattie emorragiche, delle immunodeficienze primarie e di patologie respiratorie ereditarie). L’Italia è al 55-60% di autosufficienza e per il resto dipende dal mercato mondiale dei farmaci. La collaborazione tra istituzioni e associazionismo è fondamentale per la formazione e l’informazione dei giovani alla donazione. Allora sì che potremmo dare il nostro avallo e la nostra convinta adesione. Noi cerchiamo di farlo già da anni nelle scuole: se le istituzioni ci vengono incontro, tutti insieme possiamo collaborare ai buoni risultati di un “sistema Italia”.Che va a vantaggio di tutti».
Associazione Italiana Immunodeficienze Primitive: «I riflettori accesi dalle dichiarazioni del Vicepremier e Ministro dell’Interno Matteo Salvini, in cui ha espresso l’intenzione di collaborare con il Ministro dell’Istruzione per rendere la donazione di sangue “volontaria-obbligatoria” per gli studenti maggiorenni, rendono urgente ed opportuna una profonda riflessione comune tra tutti gli stakeholder sul plasma come risorsa strategica per il sistema sanitario italiano. AIP Onlus (Associazione Italiana Immunodeficienze Primitive), associazione di pazienti riceventi e utilizzatori di emoderivati, per il ruolo salvavita di tale terapia e per la cura delle patologie che rappresenta, riafferma la sostanziale importanza del gesto della donazione per il raggiungimento dell’autosufficienza nazionale e regionale, promuovendo una perequazione solidaristica tra territori, e ringrazia coloro che già oggi promuovono la donazione e donano. AIP Onlus pertanto ritiene indiscutibile il principio di volontarietà del dono di sangue e per tanto affianca il Centro Nazionale Sangue, CIVIS e le associazioni di donatori nel sostenere l’importanza di diffondere una “corretta informazione e formazione ai giovani, a partire dalle scuole di ogni ordine e grado, sulla donazione biologica” attraverso una imprescindibile opera di sensibilizzazione presso le realtà scolastiche, operata in sinergia con il MIUR e grazie alla disponibilità di tanti volontari».