Donne donatrici sempre in aumento
Ma meglio sospendere durante il ciclo

2018-11-19T10:29:22+01:00 19 Novembre 2018|Regole|
di Gianluca Colletta

Sono sempre di più le donne che si avvicinano al mondo della donazione. Nonostante il loro apporto sia per legge inferiore a quello maschile, il numero di donazioni in rosa continua a crescere negli anni.

Uno dei problemi con cui però devono fare i conti le donne è quello relativo al ciclo mestruale. In caso di donazione in quel particolare periodo infatti le donne potrebbero accusare cali da un punto di vista fisico.

«In genere si incoraggiano le donne a non venire nel periodo mestruale – ha spiegato a Donatorih24.it il dottor Luca Pierelli, direttore del reparto di medicina trasfusionale e cellule staminali dell’Ospedale San Camillo di Roma -. Può capitare che non siano nello stato migliore sia da un punto di vista fisico che mentale».

Ma non è solo un fattore fisico. Al contrario sono anche altri i problemi che possono incidere. «Durante il periodo mestruale – continua il dott. Pierelli – è possibile che le donne prendano antinfiammatori o antidolorifici che non sono compatibili con la possibilità di donare sangue. Per questo cerchiamo di temporizzare e rinviare la donazione di una donna a un momento più favorevole».

Di solito il periodo di sospensione è di almeno 96 ore dalla fine del ciclo, ma la valutazione può cambiare. «In genere – conclude il dottor Luca Pierelli – facciamo una valutazione caso per caso. Chiediamo alle donatrici di avvertirci se si trovano in quella fase e cerchiamo di rimandare».

A donare, secondo gli ultimi dati, sono soprattutto gli uomini, che rappresentano circa i due terzi del totale. La motivazione però è soprattutto nella frequenza massima di donazioni che possono essere fatte. Infatti se gli uomini possono donare fino a quattro volte l’anno, le donne in età fertile non possono farlo più di due volte all’anno.