Il sangue del cordone si può donare, e se ne parla il 15 novembre a Roma.
Sono passati 30 anni da quando nel 1988 è stato realizzato il primo trapianto con cellule staminali. Da allora si calcola che in tutto il mondo sono state 35mila le operazioni effettuate.
A distanza di tre decenni esatti, da quel lontano 15 novembre, l’Associazione donatrici italiane sangue cordone ombelicale (Adisco) ha infatti deciso di ricordare quella data con un convegno nazionale dedicato al tema dal titolo “1988-2018: 30 anni al primo trapianto di cellule staminale da sangue cordonale – attualità e prospettive“.
Presso la sala Cardinal Knox del Domus Australia, in via Cernaia 14/b a Roma, esperti del settore discuteranno dei progressi tecnologici e della situazione di questo tipo di trapianti. L’incontro è patrocinato dal Ministero della salute, in collaborazione con il Centro nazionale sangue, il Centro nazionale trapianti e l’Associazione italiana contro le leucemie.
A distanza di 30 anni, sono molti i successi ottenuti, sia per quanto riguarda il numero di trapianti che nel campo della ricerca scientifica. Tra questi ci sono il gel piastrinico per la cura dei cosiddetti bambini farfalla e il collirio oftalmico per la cura della sindrome di Des.
L’Adisco continuerà a promuovere la sua attività, da sempre in prima fila per sostenere le attività di ricerca, i centri di raccolta e le Banche del sangue ombelicale. Da oltre 20 anni infatti l’associazione promuove la donazione del cordone ombelicale. In quest’ottica il prossimo 17 novembre Adisco promuoverà una raccolta fondi tramite l’iniziativa “Dona un ciclamino“.
Da quando la prof.ssa Eliane Glokman effettuò il primo trapianto su un paziente affetto dall’anemia di Fanconi le campagne di donazione del cordone ombelicale hanno fatto importanti passi avanti.