Una schiacciata per la donazione
La Samb Volley in ospedale insieme ad Avis

2019-01-24T17:12:47+01:00 12 Novembre 2018|Uncategorized|
di Gianluca Colletta

Un punto importante, forse più dei tanti mach point messi a segno. La Samb Volley, squadra di pallavolo di San Benedetto del Tronto, ha deciso di saltare sottorete e segnare un punto a favore della donazione di sangue.

Dopo aver siglato un accordo di collaborazione con l’Avis locale, di cui fanno parte alcuni dirigenti della società, la squadra ha deciso di andare in prima persona a donare il sangue presso l’ospedale. A raccogliere l’appello sono stati 12 ragazzi, alcuni genitori e i dirigenti della società.

«L’idea è nata in maniera molto semplice – ha spiegato a Donatorih24 Tonino Brandimarte, uno dei dirigenti della società -. In seguito a un accordo di collaborazione con l’Avis, abbiamo organizzato questa giornata. Gli atleti maggiorenni delle squadre principali, con alcuni genitori, si sono avvicinati a questo mondo. L’Avis non ci è estranea. Da un certo punto di vista possiamo dire che ci siamo incontrati. Non è stato niente di particolare, sembrava una cosa normale da proporre. Alcuni atleti già erano interessati e sembrava che aspettassero solo il momento giusto. Così hanno colto l’occasione».

In totale sono stati 15 gli aderenti e alcuni, impossibilitati a partecipare quel giorno a causa di impegni lavorativi, andranno a fare lo screening per la donazione nei prossimi giorni. «Molti sono minorenni – ha spiegato Brandimarte -, ma tra quelli che avevano l’età per poter donare molti hanno risposto positivamente. Alcuni erano già preparati mentalmente e le reazioni sono state ottime. Per noi è sembrata una cosa naturale. Non c’era né paura né entusiasmo, ma di certo si sono sentiti importanti».

Sono sempre di più gli atleti che decidono di diventare donatore. La prestazione sportiva non ne risente e un atleta è più propenso a recuperare in fretta. «Gli atleti sono sottoposti a controllo periodico – ha sottolineato il dirigente della Samb Volley -. Qui c’è anche una motivazione di tipo sociale: essere sani, fare sport e dare una mano ad altri. Gli sportivi sono fortunati perché sono sani e possono aiutare qualcuno che in questo momento magari è più sfortunato».

E a tutti quelli che ancora non si sono avvicinati al mondo della donazione Brandimarte si sente di dire che «stanno perdendo un’occasione per fare un controllo gratuito!»