Apre le porte FidasLab. Presso il centro congressi “Gli archi” a Roma i volontari della Fidas si ritroveranno per parlare di volontariato, ma anche per confrontarsi e capire come comunicare al meglio il mondo della donazione del sangue. I lavori inizieranno nel pomeriggio con una sessione plenaria dal titolo “Il volontariato del dono alla luce dei cambiamenti culturali”.
Centosessanta volontari (in foto i partecipanti all’edizione 2017), di età compresa tra i 18 e i 70 anni, provenienti da tutta Italia, in rappresentanza delle 70 federate della Fidas, si incontreranno per poter svolgere in maniera sempre più professionale tutte le attività legate alla donazione del sangue. L’annuale corso di formazione per i responsabili associativi dell’associazione si svolgerà in due fine settimana, dal 9 all’11 e dal 23 al 25 novembre.
«Si tratta di un appuntamento che si svolge ogni anno da almeno 15 anni – ha sottolineato Cristiano Lena, responsabile comunicazione nazionale Fidas -. L’obiettivo è quello di aggiornare la formazione dei responsabili associativi, per metterli in condizione di svolgere la propria attività sul territorio nella maniera più idonea al mondo della donazione».
I partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi da 80 persone in modo da poter garantire una maggiore qualità del corso. «Lo scorso anno – ha continuato Lena – avevamo lasciato fuori molte persone, perché con numeri troppo grandi c’è il rischio che l’iniziativa non sia qualificante per i partecipanti come vorremmo. Abbiamo quindi deciso di raddoppiare l’appuntamento. Relatori e iniziative saranno le stesse nei due week end. In questo modo possiamo garantire la presenza di almeno due persone per ogni federata».
Dallo scorso anno i lavori sono stati incentrati soprattutto sui laboratori. Ci saranno inoltre due sessioni comuni. La prima sarà dedicata all’analisi di come si stia modificando il mondo del volontariato del dono negli ultimi anni. L’obiettivo è quello di capire cosa è cambiato e in che modo si possono affrontare questi mutamenti dal punto di vista socio culturale. Nell’altra sessione invece si discuterà dell‘autosufficienza di sangue e di emoderivati, con una particolare attenzione al plasma.
Il resto del tempo sarà dedicato a sette laboratori. La scelta delle tematiche è ricaduta su quegli argomenti che sono stati ritenuti di maggiore interesse per chi svolge attività all’interno delle associazioni: social media (due livelli), ufficio stampa (livello base e avanzato), progettazione di bandi, elaborazione di immagini e video, utilizzo degli strumenti delle presentazioni interattive.