Una scoperta importante quella realizzata nella lotta alla Sclerosi laterale aniotrofica, malattia che porta alla progressiva degenerazione del sistema nervoso, e quindi alla paralisi e alla successiva morte. Conosciuta anche come Sla, questa malattia era salita agli onori della cronaca per l’elevato numero di ex calciatori che in un recente passato ne sono stati colpiti, a cominciare dall’ex campione della Fiorentina, Stefano Borgonovo.
Oggi una nuova ricerca mette in evidenza come si possa fare un’analisi precoce della malattia grazie a un test del sangue. Merito di questa scoperta è di un gruppo di ricercatori esso a punto da un gruppo di ricercatori italiani, dell’Università Statale di Milano e dell’Istituto Auxologico Italiano, e tedeschi dell’Università di Ulm. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sul Journal of Neurology, Neurosurgery, and Psychiatry
Lo studio ha preso in esame 124 pazienti con SLA, 50 pazienti senza malattie neurodegenerative, 44 pazienti con condizioni incluse nella diagnosi differenziale di Sla, 65 pazienti con altre malattie neurodegenerative. I ricercatori hanno notato che i livelli sierici di Nfl erano più alti nella Sla rispetto a tutte le altre categorie, con una sola eccezione.
Il risultato è che la Nfl sierica aumenta nella sla rispetto ad altre condizioni e può fungere da biomarcatore diagnostico e prognostico. Un dato importante se si considera che solo in Italia ci sono 3500 malati in attesa di una cura e che ogni anno ci sono mille nuovi casi.