Eticità e gratuità della donazione come cardini del sistema sangue italiano. Questo è il caposaldo da difendere, nonostante le inversioni di tendenza in molti paesi europei. Lo sostiene Giorgio Groppo, presidente di Avis Piemonte, che ha aperto i lavori del convegno nazionale a Cuneo, ieri 6 ottobre, sulle direttive comunitarie in materia di trasfusione, autosufficienza nazionale, farmaci plasmaderivati e la bellezza del dono nell’associazionismo italiano.
Sono questi i temi principali trattati sabato 6 ottobre nel castello di Grinzane Cavour a Cuneo, durante l’annuale incontro: «E’ stato un incontro molto positivo – commenta a DonatoriH24 Giorgio Groppo – Per noi Cuneo è un appuntamento sentito e d’obbligo ormai, dopo l’inizio in sordina dello scorso anno. L’apprezzamento da parte di vari attori del settore sanitario si è fatto sentire e siamo arrivati in questa edizione a parlare del sistema trasfusionale in modo più ampio in relazione alle direttive europee. Come Avis vogliamo dire la nostra partendo dal presupposto di fissare alcuni paletti: l’eticità e la gratuità della donazione non si toccano. Non è una cosa scontata, perché in Europa alcuni iniziano a ripensarci anche spinti dalle aziende farmaceutiche che con la raccolta di sangue a pagamento, portano molte nazioni ad allinearsi al sistema americano».
GROPPO, AVIS REGIONALE PIEMONTE: «IL SISTEMA SANGUE DEVE RESTARE ETICO»
L’iniziativa, organizzato da Avis Piemonte con il patrocinio della Simti (società italiana medicina trasfusionale), Regione e Provincia, ha visto la partecipazione di alcuni tra i maggiori esperti e professionisti nazionali del settore, dirigenti associativi e medici trasfusionisti che hanno portato il loro contributo ed esperienza professionale. I lavori del convegno sono stati inaugurati da Giorgio Groppo, presidente di Avis regionale Piemonte, che ha presentato l’iniziativa alle 9:00. A seguire professionisti del settore medico-trasfusionale e protagonisti dell’associazionismo dei donatori provenienti da tutta Italia si sono alternati in interventi e tavole rotonde.
Presenti tra gli altri anche l’ex presidente di Avis nazionale Vincenzo Saturni, che ha sottolineato l’unicità della donazione italiana (anonima, gratuita e volontaria) e Antonio Saitta, assessore alla Sanità della Regione Piemonte che ha esposto obiettivi e linee guida per lo sviluppo di politiche a sostegno della promozione del dono. Il presidente di Avis nazionale Gianpietro Briola ha chiuso la giornata con delle considerazioni conclusive alle 17:30.
«Sono molto soddisfatto del confronto tra aziende, medici e associazioni – continua Groppo – Si è creata una bella sinergia e dibattito tra esperienze differenti. Abbiamo però ribadito il concetto chiave, ovvero sostenere un sistema sangue etico combattendo gli sprechi in sanità e implementando il personale medico specializzato per migliorare la raccolta».