Scienza e donazione, al via la notte dei ricercatori
Perugia e Napoli in prima fila

2019-01-24T17:22:59+01:00 28 Settembre 2018|Attualità|
di Sara Catalini

E’ tutto pronto: venerdì 28 settembre, con 9 progetti che coinvolgeranno 116 città italiane inizia la notte dei ricercatori. L’iniziativa, promossa dalla Commissione Europea fin dal 2005, ogni anno mette alla prova migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei. L’obiettivo è creare occasioni di incontro tra studiosi e cittadini per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto informale e stimolante.

UN ESPERIMENTO CHE RIPRODUCE IL SANGUE

Uno dei progetti coinvolti è Sharper: SHaring Researchers’ Passions for Evidences and Resilience ovvero “Condividere le passioni dei ricercatori, per il coinvolgimento e la responsabilità”. E’ un progetto della città di Perugia, in prima fila l’Avis locale. DonatoriH24 ha parlato con Lucia Minicozzi, laureanda in Economia di 25 anni e da due mesi volontaria dell’associazione che ha organizzato un esperimento fuori dal comune per animare la sera di venerdì: «Come gruppo giovani Avis volevamo essere parte attiva dell’evento da tempo. Faremo conoscere il sangue da vicino a tutti gli interessati».

Gli eventi della Notte dei ricercatori, infatti, comprendono manifestazioni d’intrattenimento, ma soprattutto dimostrazioni scientifiche dal vivo. Dieci ragazzi del gruppo dei giovani avisini di Perugia presenteranno un progetto ideato dallo studente universitario Davide Enea, che riproduce il comportamento del sangue: «Manipoleremo un liquido non newtoniano, come lo è il sangue, usando amido di mais e farina colorati di rosso in due bacinelle – spiega Lucia – Dimostreremo come la sua viscosità vari a seconda dello sforzo che viene applicato. Lo scopo è attirare l’attenzione dei giovani al volontariato e alla donazione con qualcosa fuori dall’ordinario.».

AL PASCALE CON B-FUTURE SI DONA DALLE 8 ALLE 23

Anche l’ospedale Pascale di Napoli si è unito all’iniziativa della notte dei ricercatori sposando B-Future, il progetto che richiama il progresso scientifico, dalla sua nascita agli sviluppi tecnologici che ne sono derivati. L’infermiere Giovanni Petrillo insieme ai suoi colleghi per il secondo anno sono tra i promotori: «I ricercatori sono l’anima della medicina, noi del Pascale vogliamo sostenerli visto anche il ruolo di primo piano che abbiamo nell’oncologia come polo ospedaliero – spiega Giovanni a DonatoriH24 – Francesco Emilio Borrelli dei Verdi ha avuto l’idea di chiedere alla direzione generale del Trasfusionale di tenere aperto il centro dalle 8:00 alle 23:00. Tutti potranno venire a donare il sangue, avere un orario continuato significa aumentare la raccolta. Per noi è la priorità».