Roberto e Fulvio festeggiano 300
«La nostra è una rivalità “sanguigna”»

2018-09-26T17:59:40+02:00 26 Settembre 2018|Donazioni|
di Sara Catalini
Due amici d’infanzia che si sfidano a chi dona di più. È la storia di Fulvio Moirano (45) e Roberto Cha (43), arrivati rispettivamente a 133 e 167 donazioni, tra sangue e plasma: «Magari ci fossero più persone come loro. Sono da ammirare. Io ogni tanto cerco rallentarli, ma non ci riesco», commenta Giovanni Patuzzo, presidente di Avis Albenga (Savona), di cui fanno parte i due donatori d’eccezione.

UNA RIVALITÀ “SANGUIGNA” LUNGA DUE VITE

«Ho iniziato a donare nel 1994 – racconta Fulvio – Ho convinto io nel 2001 Roberto a seguirmi, ma mi ha nettamente superato. Alla fine lui è stato sempre il più forte in bici, nei campi, insomma un passo avanti a me in tutto, ma non demordo. Ci divertiamo a competere tra noi». Fulvio e Roberto infatti si conoscono da quando hanno tre anni, il primo è di Gavenola e l’altro di Aquila d’Arroscia (Imperia): «Siamo cresciuti insieme – continua Fulvio – Da una vallata all’altra c’è un soffio di vento. Ho rincontrato Roberto dopo tanti anni vissuti a Brescia. Appena ci siamo rivisti gli ho proposto di donare e lui ha accettato la sfida».
Roberto non se l’è fatto ripetere due volte e nel 2001 è iniziata la sua nuova competizione con Fulvio: «Sono arrivato a 167 donazioni di plasma – racconta Roberto – Non posso donare sangue intero per i livelli di emoglobina e ferro molto bassi, ma questo non mi ha fermato. In un anno sono arrivato a donare 10 litri di plasma. Sebbene sia un ciclista con 10mila chilometri l’anno sulle spalle, non mi spaventa la fatica. Chi se ne frega se rendo meno in bici, almeno faccio del bene agli altri».

TRECENTO DONAZIONI INSIEME

Roberto e Fulvio hanno festeggiato le loro 300 donazioni insieme, venerdì 21 settembre: «Siamo andati a donare all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure e lì abbiamo celebrato il traguardo – dice Fulvio – È stato bello, per noi l’appuntamento con la donazione è irrinunciabile. Quando passa troppo tempo dico sempre a Fulvio: ‘Dai dobbiamo andare a donare. Ora vado prima io così ti frego’. Ci piace scherzare tra noi, la nostra è una rivalità letteralmente sanguigna».