Sardegna, in gita per la donazione

2018-10-04T12:34:43+02:00 24 Settembre 2018|Donazioni|
di Sara Catalini
Una lunga passeggiata attraversando la storica Montevecchio (sud Sardegna) e il complesso minerario di Ingurtosu. Questo l’itinerario della gita sociale di ieri, domenica 23 settembre, che ha coinvolto 150 persone tra donatori, trapiantati e rispettive famiglie: «Organizzare questa iniziativa è per noi motivo di grande orgoglio», dice con entusiasmo a DonatoriH24 Giuseppe Argiolas, presidente di “Prometeo Trapianti”, la delegazione sarda, parte della A.I.T.F. Onlus (Associazione Italiana Trapiantati di Fegato).

UNA GIORNATA DI SVAGO, DONO E SOLIDARIETA’

La giornata è stata improntata all’insegna dello svago, e  del dono nella cornice dei luoghi simbolo dell’isola. Non sono mancati momenti di confronto tra i partecipanti, custodi di storie piene di sofferenza e speranza: «Socializzare ed essere vicini ai trapiantati è importante quasi come curarli – dice Giuseppe – Non sono e non devono essere un peso per la società, ma un investimento della Sanità pubblica che permette a tantissimi di tornare al lavoro, ai propri affetti e alla quotidianità. Con loro siamo pronti a lottare per garantire a tutti quelli che ne hanno bisogno, il diritto a un trapianto nella nostra Regione per affermare il diritto alla salute».

UNA FAMIGLIA SPECIALE DI DONATORI

Durante la lunga passeggiata di ieri, si sono incontrate tante esperienze di vita e donazione. Tra i partecipanti anche Francesco Abate, giornalista e scrittore, che dieci anni fa si è sottoposto al trapianto di fegato. In sua compagnia c’era anche una famiglia speciale: «Io e Francesco siamo stati trapiantati uno dietro l’altro, abbiamo un legame importante – continua – Ieri sono stato felice di vedere che è venuta con noi un’intera famiglia di donatori al completo. Hanno infatti partecipato alla gita i parenti della signora Cinzia, scomparsa a causa di un incidente e dalla quale Francesco ha avuto il fegato. Ieri si sono uniti alla gita sociale per la prima volta. È stato bellissimo».