Umbria, Avis e giornalisti insieme per donare
Francesco Petrelli: «Puntiamo ai giovani»

2019-01-24T17:25:49+01:00 5 Settembre 2018|Donazioni|
di Sara Catalini

«Il problema della raccolta sangue in Umbria come in Italia è cronico. Per contrastare la carenza è necessario informare e sensibilizzare costantemente tutti sulla donazione. I giornalisti hanno sposato subito la nostra causa», racconta Francesco Petrelli, vice presidente di Avis regionale Umbria, a proposito dell’iniziativa che coinvolge l’Avis e la stampa locale, unite a contrasto della carenza ematica riscontrata a Terni.

ORDINE DEI GIORNALISTI E SINDACATO A FAVORE DEL DONO

Il 6 settembre infatti, i professionisti dell’informazione contribuiscono in prima persona a contrastare la penuria di sangue recandosi all’ospedale S. Maria in qualità di donatori, alcuni anche per la prima volta in assoluto. Il gesto di solidarietà è nato per volontà dell’Ordine dei giornalisti e dell’Associazione stampa dell’Umbria, che hanno manifestato subito l’intento di collaborare in prima linea con Avis: «L’endorsement è partito dopo che ne abbiamo parlato con Vanna Ugolini, consigliere dell’Ordine – spiega Petrelli – Volevamo organizzare qualcosa che avesse un ritorno d’immagine e questo sarà il primo di molti eventi simili che faremo in futuro».

Una donazione di sangue collettiva da parte di chi fa informazione ogni giorno è un gesto dalla duplice valenza positiva secondo il vice presidente: «I giornalisti potrebbero comunicare il valore di questa scelta a chi li legge. Si tratta anche di un monito alle istituzioni regionali e a quei medici che non sempre promuovono e pubblicizzano la donazione tra i loro pazienti».

NEL 2018 -10,15% DI DONAZIONI

La spinta a esporsi è arrivata dopo che gli ultimi dati della raccolta sangue a livello comunale mostravano pochi miglioramenti. Nel primo semestre del 2018 c’è stato infatti un forte calo delle donazioni. A Terni si è passati da 1576 donazioni nel periodo gennaio-luglio 2017 a 1416 nello stesso arco di tempo nel 2018. Sono 160 in meno rispetto al 2017 (-10,15 percento).
Osservando inoltre i dati complessivi, relativi alle donazioni di sangue totali nelle Unità sanitarie locali 1 e 2 sul territorio umbro, emerge un costante calo. Per le Usl Umbria 1, da 14.498 totali nel 2017 si è arrivati a 13.858 nel 208, quindi 640 donazioni in meno (- 4,41 percento). Per le Usl Umbria 2, di cui fa parte anche Terni, si è passati da 23.179 totali nel 2017 a 22.362 nel 208, 817 donazioni in meno (- 3,52 percento).

Promuovere il dono del sangue in questo periodo è quindi fondamentale, visti i numeri poco incoraggianti della raccolta a livello regionale e comunale e l’Avis ha un ruolo centrale nel costruire una programmazione organica e ben strutturata delle donazioni.

BISOGNA CAMBIARE LA CULTURA DEI GIOVANI

Oggi l’associazione punta a mettere in campo iniziative volte a promuovere il dono soprattutto tra i giovani, per scardinare i preconcetti e arruolare nuovi donatori: «Il problema dell’assenza di donatori è anche sociale, radicato nella cultura – commenta Petrelli – C’è chi non riesce a comprendere quanto ne abbiamo bisogno tutti. Spesso ci si avvicina al dono solo dopo che qualche caro ha avuto necessità di sangue. Come Avis cerchiamo di stimolare i nostri associati con input costanti. Dal punto di vista informativo e comunicativo abbiamo iniziato un progetto per fare breccia nelle nuove generazioni, dai 20 anni in su. Dobbiamo creare ricambio generazionale, sfruttando il sito e i social network. Stiamo cercando di usare una strategia mediatica diversa dal passato per migliorare i numeri».