«L’obiettivo è aumentare i donatori di sangue e e promuovere uno stile di vita salutare», dice a Donatorih24 Maurizio Pirazzoli, presidente di Avis regionale Emilia Romagna, che ha raccontato gli intenti condivisi con l’associazione Rete città sane, nell’ambito dell’iniziativa “Con Avis anch’io, in Emilia Romagna” che coinvolge i giovani del Servizio Civile 2018 .
IL SERVIZIO CIVILE CON AVIS EMILIA ROMAGNA
Ci sono 29 posti per giovani dai 18 ai 29 anni che potranno cimentarsi in progetti volti a pubblicizzare la salute a 360 gradi. La convenzione pubblica che sostiene “Con Avis in Emilia Romagna” è stata siglata dall’associazione in collaborazione con Rete città sane, riconosciuta dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che si occupa di politiche locali per la salute e i programmi sanitari, prevenire le minacce per la salute e anticipa le sfide future sul tema sollecitando i Governi locali.
«Rete città sane collabora direttamente col territorio e le amministrazioni per sostenere i cardini attorno ai quali ruota il concetto di salute pubblica – spiega Pirazzoli – In questo senso la convenzione con Avis è un connubio ideale. Una città sana genera corretti stili di vita, gli stessi che il dono da sempre promuove».
«COL PROGETTO, I GIOVANI METTONO SOLIDARIETÀ E SALUTE AL CENTRO DELLA LORO VITA»
I ragazzi del Servizio Civile saranno testimonial prima, ed educatori, dopo la formazione, nelle iniziative realizzate in collaborazione tra le due associazioni. L’idea è di riuscire ad avere un impatto sociale sempre maggiore sull’opinione pubblica in materia di salute: «Un giovane deve crescere in un contesto che fa della solidarietà un focus – continua Pirazzoli – Insieme a Rete città sane, ci muoviamo nella stessa direzione: porre l’accento sull’importanza della vita salutare e promuova le qualità sociali del benessere. Inoltre, attraverso una presenza costante sul territorio, puntiamo a sensibilizzare e sollecitare le amministrazioni locali affinché si interessino sempre di più a politiche di questo tipo».