«La comunità straniera di Livorno ha sempre contribuito all’autosufficienza ematica della comunità – racconta Matteo Bagnoli, presidente di Avis Livorno a Donatorih24 – Dal 2005/2006 il centro culturale islamico porta avanti un programma di sensibilizzazione di concerto con le linee guida di Avis per promuovere la donazione. Non a caso nel 2017 siamo stati premiati come città col più alto numero di donatori non italiani».
Quello di Livorno è un esempio positivo, che evidenzia come il concetto del dono non conosca confini culturali e religiosi. Solo domenica 19 agosto ben dodici membri della comunità islamica livornese iscritti ad Avis, si erano infatti recati a donare sangue e plasma al centro trasfusionale cittadino, portando avanti il messaggio di solidarietà in sinergia con l’associazione.
A Livorno nel 2018 sono 150 i residenti di nazionalità straniera che donano regolarmente il sangue. I numeri prodotti dall’Avis comunale parlano di 63 uomini e 87 donne che abitualmente contribuiscono alla raccolta sul territorio. La maggior parte di loro provengono da Marocco (37), Romania (35) e Albania (33).
Tra i donatori periodici non italiani si contano molti altri paesi di provenienza tra cui: Perù (9), Russia (5), Tunisia (4), Ucraina (6) e Venezuela (5).
È interessante notare che sul totale dei donatori stranieri, la maggioranza sia di sesso femminile, in particolare proveniente da Romania (21) e Albania (15). Un altro aspetto rilevante è che i donatori provengano in prevalenza dalle comunità straniere più presenti a Livorno. Stando infatti ai dati Istat aggiornati al 1° gennaio 2018, la città toscana conta 2.271 rumeni, 1.626 albanesi e 613 marocchini su una popolazione straniera totale composta da 11.856 persone, di cui 5.666 uomini e 6.180 donne.