Crollo Genova, l’Avis: «Per ora nessuna richiesta, pronte unità di raccolta»

2018-08-20T11:55:08+02:00 14 Agosto 2018|Donazioni|

Dopo il crollo del viadotto su cui corre l’A10, a Genova si è attivata subito la rete dei soccorsi. L’Avis provinciale si è immediatamente mobilitato per affrontare l’eventuale emergenza sangue per i feriti.

Marco Denti, referente di Avis provinciale di Genova ha raccontato a Donatorih24: «La situazione attuale non è ancora definitiva. Noi siamo in contatto con il centro regionale sangue ligure che ci coordina su come muoverci. Per il momento non abbiamo ancora ricevuto richieste, ma insieme abbiamo attivato due unità di raccolta fisse a Genova Voltri e Genova Pegli per quanto riguarda l’area di Ponente. Posizioneremo due autoemoteche a Piazzale azzurri d’Italia, e nella zona tra il carcere Marassi e lo stadio. Per l’area del medio levante, abbiamo l’unità di raccolta fissa alla Fidas di Sori. I nostri centri trasfusionali sono aperti».

Sarebbero invece delle vere e proprie “bufale” le richieste di recarsi a donare sangue nei centri trasfusionali della città. L’Avis Genovasulla sua pagina Facebook, smentisce che siano in atto particolari emergenze o che occorra sangue in questa particolare situazione di emergenza.

Avis Genova invita a non recarsi nei centri trasfusionali in queste ore ma di attendere le comunicazioni ufficiali che verranno eventualmente diramate in caso di necessità.

«Il protocollo di emergenza è attivato dalle 12 in tutti gli ospedali – spiega il direttore di Alisa, Walter Locatelli – Evitare appelli spontanei o non verificati che circolano sui Social. Non siamo in situazione di carenza di sangue anche perchè si è attivato il piano di emergenza nazionale».

«Il protocollo di emergenza è attivato dalle 12 in tutti gli ospedali – spiega il direttore di Alisa, Walter Locatelli – Evitare appelli spontanei o non verificati che circolano sui Social. Non siamo in situazione di carenza di sangue anche perchè si è attivato il piano di emergenza nazionale».