Si aprono i lavori di iCuore: start up che coinvolge i cittadini in una piattaforma che informa, forma e registra dati sull’utilizzo dei defibrillatori. Attraverso un sistema digitale integrato, sarà possibile organizzare l’offerta formativa per attivare corsi dedicati sia a cittadini che a esperti del settore.
Lo scopo è implementare la partecipazione e migliorare gli interventi del 118 in caso di arresto cardiaco improvviso, creando una rete fatta da esecutori dei trattamenti, sia laici che sanitari. Sarà disponibile anche una banca dati dove verrà registrato tutto il ciclo di vita degli apparati di defibrillazione (DAE), dalla loro distribuzione sul territorio alla gestione e utilizzo in caso di necessità.
«I tempi di intervento delle strutture del 118, 15 minuti per una realtà orograficamente complessa come quella Toscana, sono allineati a valori di alta qualità e inferiori alla media nazionale fissata dai Lea in 18 minuti. Nonostante questo ottimo livello, stiamo investendo in organizzazione al fine di migliorarli, ma questo sappiamo che non sarà mai sufficiente al fine di garantire un esito positivo a questi eventi di arresto cardiaco», ha spiegato Stefania Saccardi, l’assessore al diritto alla salute in Toscana a margine del meeting per dare il via al progetto che si è tenuto il 12 luglio a San Rossore, frazione di Pisa.