Meeting giovani Fratres, un laboratorio di idee tra comunicazione e tecnologia

2018-07-18T16:52:22+02:00 12 Luglio 2018|Attualità|
Sara Catalini

Si è concluso l’8 luglio il meeting nazionale dei giovani Fratres a Salerno. La manifestazione, giunta alla sua quinta edizione, ha visto protagonisti i donatori del futuro: quasi 100 giovani provenienti da 14 regioni italiane si sono impegnati in due giornate ricche di formazione ed educazione alla cultura della solidarietà.

«Sono state tre giornate molto intense – ha detto a Donatorih24 Christian Basagni, tra i promotori e organizzatori del convegno – oltre alla sensibilizzazione si è cercato di sfatare i luoghi comuni, per sviluppare una coscienza critica e civile della donazione, che non è fatta solo di numeri, ma soprattutto di qualità». E ha aggiunto: «Oltre al business dei numeri cerchiamo di far sì che la nostra attività metta al centro la persona. I dati tecnici da soli sono freddi, noi privilegiamo uno stile di volontariato che si focalizzi sull’umanità e la qualità del sangue donato».

AL CENTRO IL VALORE DELLE DONAZIONI DI QUALITÀ 

Educare il donatore a uno stile di vita sano è fondamentale e per farlo è necessario superare l’idea che conti prevalentemente implementare le scorte di componenti ematiche, come sottolinea Basagni: «La selezione è fondamentale in quanto la figura centrale della trasfusione è il ricevente. Dovremmo quindi veicolare il messaggio che se qualcuno vuole donare deve stare bene, non per se stesso, ma per un altro».

Altri punti chiave che dovrebbero essere valorizzati nella donazione sono l’associazionismo e la periodicità. Tra le proposte emerse dopo l’evento si pensa a un monitoraggio dei donatori non associati, al fine di migliorare il servizio svolto da chi opera nel settore e garantire la continuità della donazione. In questo senso i giovani Fratres rappresentano un tassello importante per la crescita futura del panorama nazionale di chi dona: «I giovani faranno la differenza, possiamo indirizzarli verso una cultura della donazione centrata su determinati valori. Il miglior modo di donare secondo noi è partire da chi riceve».

LA NUOVA CAMPAGNA , NASCE IL  “DONATORE-RICEVENTE” 

Molte le novità presentate nel corso della due giorni, che potranno avere impatto notevole nel breve-medio periodo, vista la grave carenza di sangue riscontrata nei mesi estivi. Nel corso di vari laboratori è stato presentato il concept della campagna di promozione multi-piattaforma che Fratres ha intenzione di lanciare (multimedia, radio, social network e messaggi promozionali), partendo dall’idea che chi dona e chi riceve sono i protagonisti della vita. «Il donatore-ricevente è il focus della nostra campagna, come suggerito anche dalla locandina dell’evento. Con UNITED (Unione delle Associazioni dei pazienti affetti da talassemia) stiamo pensando di promuovere la figura del testimonial dei riceventi. Questo permetterebbe ai donatori di visualizzare chi riceve il sangue perché ha un bisogno», prosegue Basagni.

GLI STRUMENTI TECNOLOGICI

Gli strumenti tecnologici sono primo posto tra gli elementi che potranno migliorare il processo di raccolta sangue. Nel corso dell’evento è stato proiettato un video, che presenta un progetto sostenuto da Fratres di Pisa. Si tratta della start-up ABzero, che ha sviluppato un drone intelligente in grado di trasportare il sangue e le componenti ematiche in modo veloce e sicuro, senza impedimenti. Il trasporto via drone di sangue, emoderivati e farmaci tra strutture sanitarie (in totale sicurezza, nel corto-medio raggio) rappresenta un’evoluzione e un’innovazione della gestione delle emergenze in cui il fattore tempo gioca spesso un ruolo fondamentale, riducendo inoltre i costi rispetto agli elicotteri generalmente utilizzati.