Camponogara festeggia 30 anni

2018-06-03T13:58:21+02:00 3 Giugno 2018|Attualità|

Festa grande a Camponogara per i 30 anni d’attività dell’Avis, con i donatori, rappresentanti locali e provinciali di Avis, amministratori comunali locali e dei Comuni gemellati di San Daniele del Friuli e di Velletri, cittadina vicino a Roma. Dopo la messa in suffragio dei donatori defunti, celebrata da don Piero Toniolo, è stata inaugurata la teca protettiva per il nuovo defibrillatore pubblico (installato davanti al municipio del paese in provincia di Venezia), grazie alla collaborazione dell’Ulss 3 e del Comune, che ha elogiato l’impegno sociale di Avis in favore di tutta la comunità. «La festa dell’Avis – ha ricordato il presidente Beppino Cleris – è la festa dei donatori di sangue, dell’altruismo e della solidarietà. Nel 2017 abbiamo avuto un notevole aumento di donazioni e di nuovi donatori, ben 54 tra cui molti giovani grazie al lavoro di coinvolgimento di scuole e società sportive. Il mio grazie va ai 504 donatori della sezione che da anni compiono un gesto semplice ma di grande valore umano e sociale che serve ad alleviare le sofferenze degli altri e, spesso, a salvare delle vite». Nella sala consiliare sono state consegnate le benemerenze a 47 avisini della sezione locale, il distintivo in oro smeraldo per le 100 donazioni a Luca Carraro e il conferimento di cavaliere a Pietro Dalla Costa e a Gianfranco Burattin. «Donare il sangue – ha sottolineato il sindaco, Gianpietro Menin – significa donare una parte si sé a chi sta soffrendo. Preoccuparsi ed agire per il bene della comunità, compiendo anche un dovere civico, in garanzia della salute di tutti. Il legame tra chi dona e riceve è “insieme per tutta la vita”. Per questo a tutti gli avisini camponogaresi va il nostro grazie». Il vicesindaco Massimiliano Mazzetto, come assessore di riferimento per Avis, ha sottolineato invece le azioni trasversali compiute dall’associazione che «non si limitano solo alla dedizione dei soci ma anche ad aspetti sociali importanti come l’intervento nelle scuole e la diffusione della cultura della donazione”.