L’Avis interviene, via Facebook e Instagram, sul caso della falsa notizia di un bambino di 17 mesi affetto da leucemia fulminante, per il quale è stato diffuso un appello a donare sangue poi rilanciato su social network, posta elettronica e applicazioni di messaggistica. L’Associazione volontari italiani del sangue ci tiene a dire a tutti di non condividere tali appelli, «che non hanno senso».
«Basta bufale! Trovato nella nostra posta stamani mattina – qui citano il messaggio – “Giralo per favore bimbo di 17 mesi necessita di sangue gruppo B positivo per leucemia fulminante. Tel. Xxxxxxxxx, fai girare la mail, è urgente e importante, se la fermi sei un mostro”.
«Siamo rimasti allibiti – dicono dall’Avis – soprattutto per la frase finale. Per favore non condividete questi appelli. Sono falsi, sono bufale, sono indecenti. In Italia – aggiungono – grazie al lavoro di Avis e delle altre associazioni del dono, del Ministero e del Servizio sanitario nazionale, questi appelli non hanno senso: se per caso un ospedale rimane senza un tipo di sangue, gli arriva da un altro ospedale, anche da un’altra regione. Prima di condividere messaggi falsi, riflettete. Informatevi. Invitate i vostri amici a fermare queste inutili catene».