Ha avuto luogo ieri a Napoli la conferenza stampa di presentazione del 57° Congresso nazionale Fidas in programma oggi e domani (venerdì 27 e sabato 28 aprile), nel capoluogo campano, che tuttavia si prolungherà fino a domenica 29 aprile con la 37° edizione della Giornata del donatore.
È stata l’occasione anche per presentare il protocollo d’intesa tra Fidas e l’Associazione donatori volontari della Polizia di Stato, che sarà firmato oggi (27 aprile). Annarita De Feo, responsabile della comunicazione per l’Advps, si è detta soddisfatta per questa iniziativa «che contribuisce a concentrare le forze del volontariato a livello nazionale».
Al termine della conferenza stampa, poi, sono stati annunciati i vincitori dell’VIII edizione del premio giornalistico “Fidas-Isabella Sturvi”, dedicato ai temi del volontariato e della donazione del sangue.
Nella sezione nazionale ha vinto Lidia Scognamiglio della redazione di Medicina 33 di Rai 2; nella sezione locale, invece, Lorenzo Boratto ed Erica Asselle della redazione cuneese de La Stampa. Il Consiglio direttivo nazionale, infine, ha voluto attribuire un premio speciale a Gandolfo Maria Pepe della redazione di Caltanissetta de La Sicilia.
«Il 2018 – ha detto Aldo Ozino Caligaris, presidente nazionale Fidas – segna una tappa importante in quanto ricorrono 40 anni dall’istituzione del Sistema sanitario nazionale avvenuta con l’approvazione della legge 833, grazie alla quale è stata riconosciuta alle associazioni di volontariato la funzione di concorrere al conseguimento dei fini istituzionali dell’Ssn.
«Tuttavia questo compito esige grande responsabilità da parte dei volontari. Purtroppo non sono mancati nell’ultimo anno – ha aggiunto Caligaris – diversi attacchi mediatici relativi alla gratuità, alla legalità e alla competenza del volontariato del dono del sangue con ripercussioni addirittura sulla tenuta dell’autosufficienza trasfusionale nazionale. E le deboli giustificazioni e le inconsistenti strategie associative di replica non hanno certo recuperato a livello di opinione pubblica – ha sottolineato il presidente – la credibilità così duramente intaccata. Per questo è fondamentale presentarsi come testimoni autentici e trasparenti del valore del dono».
Ricordiamo per chiudere che il congresso nazionale darà modo a circa 200 delegati, provenienti da tutto il Paese, di confrontarsi sul sistema sangue, ma anche sulle strategie di intervento che le associazioni devono necessariamente mettere in campo.