Lotta dura alle ferite con una gelatina usata sui pasticcini. Lo studio, dall’impronunciabile nome “Nanoengineered injectable hydrogels for wound healing application”, è stato pubblicato su Acta biomaterialia. I ricercatori hanno sviluppato una “benda gel” che è possibile iniettare dove necessario, in grado di sostenere la cicatrizzazione e bloccare il flusso sanguigno; un po’ come oggi fa, così come altri prodotti, l’allume di rocca.
Per ottenere tale lusinghiero risultato, gli scienziati hanno usato un agente addensante derivato dalle alghe marine(la kappa carragenina) e nanosilicati.
«Le proteine plasmatiche e le piastrine – si legge su Scienzefanpage – formano l’adsorbimento del sangue sulla superficie del gel e innescano una cascata di coagulazione del sangue. Con il termine ‘adsorbimento’ si intente un fenomeno chimico-fisico per cui si accumulano più sostanza fluide su una superficie solida».