“Sono diventato donatore grazie a mio padre, questo gesto riempie la mia vita”

2019-12-16T13:19:53+01:00 16 Dicembre 2019|
di Alessandro Brogioni

Ho iniziato a donare nel 2010, dopo aver fatto la preiscrizione nella sezione Avis della mia città, Piombino, in provincia di Livorno, circa un anno e mezzo prima, senza poi essermi mai effettivamente presentato.

Avevo paura dell’ago e delle risposte delle analisi del sangue, visto che mi ritengo piuttosto ipocondriaco. Poi però, da quell’ottobre di più di nove anni fa, non mi sono più fermato, cercando di donare sangue e plasma con più regolarità possibile. Ho preso esempio da mio padre Mauro, che è stato donatore per tantissimi anni: è lui che mi ha spinto a fare altrettanto. Non è mai stato invadente, però, mi ha sempre lasciato i tempi e lo spazio per maturare in autonomia questa decisione, che piano piano è arrivata.

La donazione del sangue mi ha aperto un mondo di conoscenze e amicizie. Ho, infatti, iniziato a partecipare alle iniziative del Gruppo Avis Giovani della mia sezione di appartenenza, conoscendo molti ragazzi, con cui, con il tempo, si è sviluppato un sincero e profondo rapporto e, a oggi, non riesco ad immaginare le mie giornate senza un loro messaggio o una “chiacchierata”.

Con gli anni sono poi entrato a fare parte del Gruppo Avis Giovani Toscana, nonché della consulta nazionale Giovani Avis, che mi ha permesso di conoscere storie e ragazzi da ogni parte della Toscana e dell’Italia. Ecco, credo che diventare donatore abbia riempito di più la mia vita rispetto al bene che spero di aver fatto attraverso il semplice gesto della donazione. Se potessimo, tutti sceglieremmo di essere e vivere in salute, ma purtroppo non è così e quindi penso che attraverso un piccolo gesto compiuto ogni tre-quattro mesi (o meno in caso di donazione di plasma) sia possibile concretamente aiutare la vita di una persona, al di là di tante parole.

È bellissimo pensare che chi sta camminando accanto a te per strada o che incontri per caso in un supermercato, possa essere quella stessa persona che hai aiutato attraverso il tuo sangue o il tuo plasma. È come avere tantissimi fratelli in giro per il mondo! Ed è per questo che dal 2015 ho deciso di “tipizzarmi” e diventare donatore di midollo osseo, iscrivendomi all’Admo.