Padova, un progetto Fidas e Università

2018-05-08T11:07:57+02:00 30 Aprile 2018|

Cosa bolle in pentola nel progetto che vede assieme la Federazione italiana associazioni donatori di sangue e l’Università di Padova? Per scoprirlo, l’emittente Radiobue.it ha intervistato Enzo Amorini, presidente di Fidas–sezione Università di Padova, e Antonio Bedin, presidente di Fidas Padova.
In un video i due spiegano le prossime iniziative in programma per sensibilizzare alla donazione del sangue.
«In Italia – ricorda Bedin – fortunatamente siamo autosufficienti sulle donazioni di sangue, riusciamo a coprire le esigenze trasfusionali richiesti dai vari ospedali. Possiamo definire la situazione buona, anche se abbiamo comunque bisogno di un continuo ricambio di donatori per poter sostituire i donatori che escono dalla donazione per motivi di età o salute».
Il presidente locale di Fidas, poi, passa ad esaminare la situazione della raccolta sangue in ambito locale, toccando un tasto dolente.
«Purtroppo Padova è una delle poche province non autosufficienti, non perché i donatori siano poco generosi – aggiunge Bedin – ma perché è presente un centro ospedaliero universitario importante in cui si effettuano alcuni interventi che non vengono fatti in altre città. Nel 2017 abbiamo raccolto 45.700 donazioni di sangue l’azienda ospedaliera ne ha consumate 52.000».
Ricordiamo per concludere che la Federazione italiana associazioni donatori di sangue ha una propria sezione nell’ateneo padovano: l’unico in Italia, peraltro, attivo nella raccolta del sangue.

 

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