La centralità della raccolta plasma per il sistema sanitario nazionale e per la cura dei pazienti che necessitano di plasmaderivati, è un tema più volte affrontato su DonatoriH24 nelle ultime settimane, specie in relazione all’innovativa terapia da plasma di pazienti guariti che è in fase di sperimentazione nel nostro paese. Anche nella videoconferenza andata in onda lo scorso 16 aprile, sia Giancarlo Liumbruno direttore del Cns, sia Gianpietro Briola presidente di Avis nazionale, hanno ribadito con forza la necessità di consolidare la strada verso l’autosufficienza ematica, già concreta per quello che riguarda il sangue intero e vicina al 70% per ciò che riguarda il plasma e i plasmaderivati. Un valore migliorabile e da migliorare nei prossimi anni, così come ci ha insegnato l’epidemia in corso rispetto alle ragioni strategiche di approvvigionamento.
E allora come procede la raccolta plasma sul territorio nazionale nel mese di febbraio? Su Buonsangue, lo scorso 19 febbraio era stato pubblicato il resoconto della raccolta di gennaio, ed ecco cosa è accaduto nell’ultimo mese: il dato complessivo febbraio 2020 su febbraio 2019 fa purtroppo registrare un calo del -6,5% , riduzione che spalmata sul territorio riguarda la maggior parte delle regioni, quelle con il triangolo rosso in figura 1.
Fig. 1
Solo Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia e Campania hanno fatto meglio che nel 2019.
In figura 2, tabella 3, possiamo invece osservare l’andamento complessivo da inizio del 2020: sono circa 4 mila i chilogrammi raccolti in meno nel nuovo anno, un numero che si spera possa migliorare molto a marzo e a poi ad aprile grazie al peso delle campagne attuate in pieno Coronavirus e alla crescita di centralità della donazione di plasma nel dibattito pubblico e mediatico nazionale.
Fig. 2