Donazioni di sangue e plasma ai tempi del Covid-19
Vindigni (United): “Adesso non abbassare la guardia”

2020-03-24T17:27:04+01:00 24 Marzo 2020|Primo Piano|
donazione

“Non dobbiamo abbassare la guardia: le donazioni di sangue e plasma sono necessarie, soprattutto in questo periodo di epidemia da coronavirus. Questo è il motivo per cui abbiamo realizzato lo spot con il popolare cantautore indie Mario Venuti che si è offerto subito di aderire all’iniziativa”.
Parla così Raffaele Vindigni, presidente di United Onlus, la Federazione Nazionale delle Associazioni di talassemici, drepanocitici e anemie rare, a proposito del video che oggi 24 marzo, verrà mandato in onda sulle varie emittenti nazionali televisive. Lo spot, realizzato con il coordinamento e la regia di Giuseppe Savarino, dura circa 30 secondi e chiarisce sia il tema della necessità di una duratura continuità della raccolta sangue, sia le modalità per accedervi.

L’idea, proposta dalla United Onlus con una nota protocollata inviata al Ministero della Salute circa un mese fa, riunisce, oltre al Centro nazionale sangue, tutte le maggiori associazioni di donatori del Paese: l’Avis, la Fidas, la Fratres e la Croce Rossa.

Vindigni, a proposito della situazione della raccolta sangue e plasma spiega: “Anche se c’è stata una ripresa delle donazioni, non siamo ancora ad un punto in cui possiamo garantire le quantità di cura necessarie in futuro, ed il rischio di non avere sufficienti donatori per coprire tutte le necessità è ancora presente. L’obiettivo a cui dobbiamo tutti puntare, è la cura totale della popolazione: non solo di chi è contagiato da Sars-CoV-2, ma anche di chi si deve curare attraverso terapie salvavita, gli emopatici“.

Spiega, e aggiunge, riferendosi proprio al rischio carenze donazioni che potrebbero prospettarsi in futuro: “Non bisogna dimenticarsi che gli emocomponenti, come il plasma, sono necessari per la produzione dei farmaci salvavita e che tra i più grandi produttori di questo tipo di farmaci, ci sono gli Stati Uniti. Ora che il Covid-19 sta arrivando anche nel nord America, non è assicurata la sufficiente produzione di tali farmaci. Quindi l’Italia ha la responsabilità di continuare a raccogliere plasma ed emocomponenti, e la United Onlus continua a sentire la responsabilità di sensibilizzare alla donazione, per supportare tutti coloro che vivono grazie a tali terapie. Dobbiamo essere uniti per curarci tutti insieme”.