A Perugia l’85ª assemblea generale Avis
Rasimelli: “Coronato un anno di lavoro”

2019-10-01T17:53:47+02:00 30 Settembre 2019|Attualità|
di Emiliano Magistri

Oltre 1.500 presenze tra delegati e accompagnatori. Senza dimenticare il coinvolgimento delle popolazioni delle zone terremotate del Centro Italia. Sono solo alcuni dei numeri che caratterizzeranno l’85esima assemblea generale dell’Avis, in programma a Perugia dal 22 al 24 maggio 2020.

Un momento della conferenza stampa di presentazione

Lunedì 30 settembre, la Sala Rossa del Comune ha ospitato la conferenza stampa organizzata dalle Avis regionale e comunale per annunciare e presentare l’iniziativa. Andrea Marchini, presidente di Avis Umbria, Fabrizio Rasimelli, presidente di Avis Perugia e Ilio Cintia, presidente dell’Avis provinciale, insieme al consigliere nazionale di Avis, Giovanni Magara, hanno illustrato il programma della tre giorni.

“Per noi è una grandissima soddisfazione poter ospitare un appuntamento come l’assemblea generale – spiega a DonatoriH24, Fabrizio Rasimelli -. Per il territorio dell’Umbria e della nostra città in particolare, tutto questo rappresenta il coronamento di oltre un anno di lavoro che ha coinvolto tante persone. Sarà un onore e un onere allo stesso tempo fare da palcoscenico a questo evento”.

Foto i gruppo al termine della conferenza stampa

“Siamo felici del fatto che l’assemblea generale dell’Avis torni a tenersi a Perugia dopo 27 anni – spiega il presidente di Avis Umbria, Andrea Marchini -. Accoglieremo tutte le realtà del volontariato locale e non solo. Il 2020 si conferma un anno importante non solo per il nostro territorio, ma per l’intero Paese visto che l’Italia ospiterà l’evento clou della Giornata mondiale del donatore di sangue del 14 giugno”.

E anche il presidente di Avis Nazionale, Gianpietro Briola, non nasconde la sua soddisfazione: “Da anni non eravamo in Umbria per questo appuntamento – spiega a DonatoriH24 – e siamo lieti di poter dare il nostro contributo a una regione attivissima che ha avuto la sfortuna di dover combattere con il terremoto. Oltre alle case è necessario ricostruire una comunità e, come Avis, saremo presenti per dare una mano sotto l’aspetto sia materiale che spirituale”.

LEGGI la notizia sull’assemblea generale dello scorso maggio