Incontri, dibattiti e workshop durante i quali confrontarsi e scambiarsi esperienze e idee sul mondo della donazione del sangue e della solidarietà in generale. I giovani di Avis sono pronti al 19° Forum dell’International Youth Committee della Fiods (la Federazione internazionale delle organizzazioni di donatori di sangue) in programma a Baku, in Azerbaijan, dal 21 al 25 agosto prossimi.
“Diffondi la luce, salva vite” è il titolo dell’edizione di quest’anno, un’edizione che offrirà ai ragazzi l’occasione non solo di acquisire informazioni utili sull’attività che viene svolta all’estero, ma di promuovere e rivendicare ancora una volta l’importanza che per il nostro Paese e il nostro Sistema sangue ricopre la donazione volontaria e non remunerata.
Saranno 12 i componenti della delegazione avisina e, tra questi, 2 vengono dall’Avis di Perugia: si chiamano Lorenzo Pisanò ed Enea Davide Alunno ed è la prima volta che dall’Umbria parte qualcuno per rappresentare l’Italia in un’occasione del genere. Come ci si sente? “Per noi è una grande emozione, anche perché non capita tutti i giorni di partecipare a un evento simile – spiega Lorenzo a DonatoriH24 -. Il fatto di essere i primi rappresentanti della nostra regione e della nostra città per noi è un motivo di orgoglio che vogliamo sfruttare al massimo”.
Il forum di Baku sarà un’occasione di scambio e confronto con tutti gli altri giovani che, nel mondo, sono impegnati nel mondo del volontariato: “Vogliamo generare dibattito, creare momenti in cui poter raccogliere le esperienze degli altri e ribadire, per quel che ci riguarda, il valore del lavoro che quotidianamente Avis svolge su tutto il territorio nazionale. La cultura del dono, della solidarietà e dell’importanza del volontariato sono principi cardine che dobbiamo seguire sempre, soprattutto in questo evento a cui prenderemo parte”. Ma non solo.
Lorenzo concentra l’attenzione anche su un tema che per l’Italia rappresenta un vero e proprio vanto: la donazione non remunerata. “Si tratta di un patrimonio che dobbiamo difendere, rivendicare e, se possibile, arricchire. Troppo spesso ci preoccupiamo di andare a cercare motivi per cui attaccare la nostra nazione, come se dovessimo trovare per forza qualcosa che non va. Invece dobbiamo parlare di noi anche per le cose belle che tante persone fanno, e la donazione è una di queste – prosegue -. Tutti i giorni migliaia di donatori lasciano il proprio sangue senza sapere a chi andrà, ma semplicemente sapendo che questo loro gesto, volontario e non retribuito, servirà a salvare vite umane. Ecco, io credo che questo sia un qualcosa di cui andare fieri e un concetto da esportare ovunque”. Sabato 17 la partenza da Roma, poi lo scalo a Kiev da dove Lorenzo ed Enea Davide ripartiranno il 19 alla volta di Baku.
Soddisfazione per i “suoi” giovani l’ha espressa anche il presidente di Avis Perugia, Fabrizio Rasimelli: “Posso soltanto essere orgoglioso di questi ragazzi. Non voglio dire troppo perché è giusto che in questo appuntamento siano loro i protagonisti, ma se queste sono le nuove generazioni vuol dire che il mondo della donazione e la nostra associazione possono dormire sonni tranquilli: la garanzia per il futuro la stanno dando questi giovani”.
La giornata di apertura dei lavori sarà caratterizzata dal market di presentazione delle delegazioni e dei gadget, mentre il 23 agosto è in programma una visita alla Banca centrale del sangue azera, compreso un focus sul sistema sangue nazionale. Oltre che dei due giovani perugini, la delegazione di Avis vedrà anche la presenza di Francesca Gorga, capodelegazione, e di Filippo Pozzoli e Alice Simonetti, in qualità di attuali componenti del direttivo Iyc. Con loro anche una volontaria del Salvador, nazione con cui l’associazione ormai collabora da diversi anni.